Tra i giornalisti e critici musicali assolutamente più preparati nell’intero panorama, Ernesto Assante è intervenuto ai microfoni di bloglive ai margini del Medimex per offrire una panoramica sul mondo musicale a tutto tondo: dal pubblico ai suoi gusti musicali, passando per i cantanti del momento in Italia.
Che impressione le ha fatto vedere il Medimex, che ha cercato di abbracciare ogni ramo della musica?
“L’obiettivo è quello di unire la musica dalla stessa parte. Per troppi anni si è parlato di competizione in maniera eccessiva e non sana. Tutti siamo dalla stessa parte, invece, e questa è una realtà culturalmente molto alta e bella”
Cosa può fare la musica per crescere nel 2014?
“A mio avviso è il pubblico che deve crescere. Bisogna dare più valore a ciò che si ascolta. Anche la canzone apparentemente più stupida ha un valore per chi la ascolta e la musica crescerà maggiormente se verrà trattata con più rispetto”
Parliamo dei suoi gusti musicali: i cantanti che la influenzano maggiormente.
“Amo Dylan e i Beatles. Tra gli italiani, poi, trovo indispensabile Fabrizio De Andrè, così come Lucio Battisti e anche Ivano Fossati. Sono artisti senza i quali la vita sarebbe molto più brutta (ride)”
Qualche mese fa disse che Jovanotti e Cremonini sono i due cantanti che si distaccano dalla tradizionale musica italiana.
“Lo ridico ancora. É una generazione che finalmente fa parte, culturalmente, della musica del mondo. Sono cresciuto ascoltando al 90% musica internazionale, ma anche italiana. Jovanotti e Cremonini, tornando al discorso iniziale, stanno facendo un lavoro incredibile, inserendosi in un contesto di livello”
E proprio il prossimo anno uscirà il nuovo disco di Cremonini. Cosa ci dice del bolognese, che con La teoria dei colori ha realizzato un prodotto eccezionale?
“Lo ritengo uno dei migliori artisti italiani in assoluto, tratta la melodia in maniera originale ed ha un modo di scrivere testi leggendario. Trovo che sia, da sempre, un musicista davvero fenomenale”
Nel parere della critica può esser stato condizionato dai “capelli rossi” dei Lunapop?
“A mio avviso si è instaurato un meccanismo contrario. Ha un modo di cantare forse troppo formale, se fosse meno impostato renderebbe ancora più. Ma resto dello stesso parere: è uno dei più bravi in circolazione”