Posticipo d’onore quello che si gioca al San Paolo e che vede coinvolte Napoli ed Inter, che stasera cercavano punti fondamentali per contrastare i risultati precedenti e guardare avanti con maggior ottimismo. I padroni di casa, da una parte, sono costretti a smaltire l’immeritata eliminazione dalla Champions League e a trovare, per quanto riguarda il campionato, quella costanza che darebbe quelle garanzie utili arrivare al primo posto. Stesso problema per l’Inter che, con una vittoria in un campo così ostico, troverebbe un aiuto fondamentale per il prosieguo della stagione.
Si incrociano i cammini dei due allenatori, che hanno avuto due storie differenti: alla rosea esperienza di Mazzarri sulla panchina del Napoli, si oppone quella di Benitez su quella dei meneghini, che non viene ricordata di certo come una parentesi gloriosa.
Doveva essere un match dalle mille emozioni e dai tanti gol, e così è, soprattutto per quanto riguarda la prima frazione di gioco. Il primo tempo si è giocato a viso aperto per entrambe le squadre, che si fronteggiano l’un l’altra: l’Inter conduce il gioco, ma gli azzurri con ripartenze fulminee creano le occasioni maggiori
Parte forte il Napoli, baciato sia dalla fortuna che dalla disattenzione della difesa dell’Inter: su un cross dal versante destro, Nagatomo allontana di testa e Higuain, completamente dimenticato dai nerazzurri, insacca al volo. La gara si fa subito in salita per gli uomini di Mazzarri, che tuttavia non esitano a mostrare gli artigli. E’ infatti pronta la risposta meneghina con Cambiasso, su un velo eccezionale di Palacio. Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo che Mertens, su ottima azione di contropiede, con un destro chirurgico batte Handanovic e sigla il 2-1. Il match sembra impronosticabile, l’Inter va in bambola e Dzemaili approfitta di una grave disattenzione di Handanovic. Poco prima della fine del primo tempo, tuttavia, Nagatomo, su complicità di Rafael, realizza il 3-2 e lancia un chiaro messaggio ai partenopei, affermando il carattere dell’Inter.
Il secondo tempo conserva gli stessi ritmi, ma il cinismo scarseggia. Rafael va in scena su un paio di occasioni, sventando il pareggio e strozzando l’urlo dei nerazzurri sul tiro a botta sicura di Guarin, che termina sulla faccia del portiere brasiliano. A quel punto Alvarez si fa espellere e i padroni di casa dilagano con un gol a porta sguarnita di Callejòn, che sigla il definitivo 4-2. Cala il buio pesto sugli ospiti che, già in bambola da inizio partita, si lasciano andare e concedono un rigore che, per loro fortuna, Pandev si fa neutralizzare da Handanovic.
Le due squadre hanno espresso un ottimo gioco, ma ha vinto la più caparbia e quella che ha avuto meno disattenzioni. Non viene inoltre sfatato il tabù del San Paolo per l’Inter, che non vince a Napoli dal lontano ’97.