È ancora una volta una indagine statistica a far riemergere tutto il dramma della crisi economica. Stavolta è stata la CGIL ad evidenziare, dati alla mano, una difficoltà sostanziale per una particolare fascia della popolazione, quella dei pensionati. Il 46 % non riuscirebbe ad arrivare alla fine del mese col solo sussidio statale di anzianità, ed è costretto ad intaccare i risparmi messi da parte in una vita o a chiedere una dilazione dei pagamenti ai propri creditori.
I dati emersi sono allarmanti: solo il 25% dei pensionati riesce ad arrivare a fine mese e a mantenere una parte di pensione come fondo per le emergenze o quota per spese accessorie, un ulteriore 24% arriva a fine mese senza troppi problemi, ma spendendo tutti i soldi che ha a disposizione. Entrambe queste fasce di pensionati però hanno dovuto tagliare alcune spese che si riservavano per passare in serenità la vecchiaia con attività di svago e hanno dovuto impiegare tutti gli euro a loro disposizione per pagare bollette e tasse. In pratica, chi fino a qualche anno fa riusciva a concedersi un’anzianità tranquilla, ora vi deve rinunciare, schiacciato dalle incombenze economiche che assillano i cittadini italiani in questo periodo dove a tutti è chiesto qualcosa – forse troppo – in più.
La parte più allarmante della ricerca è però quella che annovera tutte le persone in difficoltà ad arrivare a fine mese, che costituirebbero il 46%. Si tratta di anziani che per riuscire a mangiare non riescono a pagare le bollette, quelli che per riuscire a far fronte all’acquisto dei medicinali non riescono a pagare l’affitto e che per comprare un vestito devono rinunciare al supermercato e arrancare economicamente tra gli scaffali dei discount.
Complessivamente, tra tutti gli anziani, il 19% ha dovuto tagliare spese, e non solo le uscite accessorie, bensì proprio le quote della pensione che venivano impiegate per soddisfare i bisogni basilari. Il 28% invece, pur di riuscire a star dietro a tutti i pagamenti che vengono richiesti a ognuno a fine mese, ha dovuto azzerare completamente le spese accessorie e ridurre lievemente quelle fondamentali.
Assieme a questa ricerca la CGIL ha inviato una richiesta al Governo: è necessario dare maggiori garanzie agli anziani, anche tramite la nuova legge di stabilità, per fare in modo di assicurare una condizione di vita dignitosa e senza l’assillante incubo della bolletta da pagare.