Novembre e dicembre sono due mesi ricchissimi per il cinema a Torino. Dopo il Festival di Torino, è iniziata anche la quattordicesima edizione del Sottodiciotto Festival. L’evento cinematografico organizzato da Aiace Torino e Città di Torino-Divisione Servizi Educativi e ITER è stato aperto dal film Attila Marcel del noto regista d’animazione Sylvain Chomet. Chomet si è cimentato per la prima volta in un lungometraggio in live action.
Attila Marcel narra la vita di Paul, un ragazzo rimasto orfano quando era piccolo. Paul, in seguito al trauma, perde l’uso della parola e la memoria, ma tutto ciò lo rende un bambino prodigio. È proprio per questo motivo che le zie aristocratiche che lo hanno cresciuto si convincono che Paul sarebbe potuto diventare un pianista eccellente. Il ragazzo cresce in una sorta di campana di vetro e ne esce solo per le lezioni di piano e i corsi di ballo. A causa di questo stile di vita, il ragazzo invecchia presto, ma le cose cambiano quando incontra Madame Proust, una donna che abita nel suo stesso palazzo.
Con Attila Marcel, Sylvain Chomet vuole dimostrare che l’esistenza umana è sempre in grado di sorprenderci e di mutare da un momento all’altro, anche quando la vita sembra essersi fosillizzata.
La carriera del regista di Attila Marcel è iniziata nell’autunno 1988 quando il giovane Chomet, laureato in Belle Arti e diplomato in animazione alla scuola di arti visive di Angoulême, diventa assistente presso i Richard Purdum’s Studios di Londra. Il suo primo cortometraggio animato è stato La vieille dame et les pigeons terminato nel 1996. Successivamente, con Les triplettes de Belleville, primo lungometraggio animato, ottiene un grande successo sia in Francia sia all’estero.