Forconi, scontri a Torino. Da poco tornata la calma

Presidi e volantinaggio in tutta Italia, ma la situazione ha raggiunto il momento di massima tensione a Torino, verso l’ora di pranzo.
Intorno alle 12.30 infatti, in piazza Castello, sono volate alcune pietre contro i mezzi della polizia, ferendo un carabiniere. Nel tafferuglio è stata coinvolta anche una postazione mobile di SkyTg24.

Subito le smentite: “Non siamo noi, è un manipolo di giovani aggressivi e violenti che poco c’entrano con la manifestazione, che è stata del tutto pacifica” spiega Andrea Zunino, portavoce del Coordinamento 9 dicembre. “Noi vogliamo rispettare le regole con un minimo impatto sulla vita dei cittadini e coordinandoci con la Digos. Non siamo noi che provochiamo disordini, abbiamo fatto tutto con ordine addirittura pulendo le strade che sporchiamo. Ciascuno si assuma le proprie responsabilità“.

La calma è tornata verso le due: i promotori del movimento dei forconi hanno pacificato le acque chiedendo “un applauso per la polizia“, ricordando ai presenti che loro sono lì “per manifestare in modo pacifico, per rivendicare i nostri diritti di cittadini“. In risposta, alcuni agenti delle forze dell’ordine si sono tolti il caso e il gesto è stato accolto da una seconda scarica di applausi.

Che la protesta “Fermiamo l’Italia” sarebbe stata pacifica hanno tenuto a metterlo in chiaro fin da subito i promotori per primi: oltre cento postazioni sono state organizzate in tutta Italia da mezzanotte per protestare contro le politiche di austerity e, sebbene avrebbero coinvolto la penisola intera, si parlava solo di presidi e volantinaggio. Così è stato in Sicilia: il casello simbolo della protesta, quello dell’A18 in uscita da Catania, stamattina era libero. Disagi invece nel resto d’Italia, soprattutto a Genova ed in Veneto, dove i manifestanti hanno bloccato gli accessi autostradali con i propri tir.

Ma è a Torino che la situazione ha rasentato l’esplosione: già da stamattina il centro era serrato, con attività chiuse e polizia a presidiare le sedi della Regione. Col passare delle ore, una folla si è man mano radunata in piazza Castello, dove per ora di pranzo sono scoppiate le prime tensioni.

Solidarietà a carabiniere ferito. Tolleranza zero, ma disagio sociale è su crinale pericoloso” è un twitter di Autogarsciopero.

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