Minuto 57 di Roma-Fiorentina; il risultato è bloccato sull’1-1 e le due squadre continuano ad attaccare senza sosta. Garcia chiama il cambio, fuori Alessandro Florenzi e dentro Mattia Destro, al rientro in campo dopo 7 mesi di assenza.
Minuto 67, Gervinho va via sulla fascia, salta l’uomo e mette il pallone in mezzo; la palla viene colpita da Destro, che insacca e corre verso la panchina.
Si toglie la maglia e inizia ad urlare: è lo sfogo tenuto dentro per 7 mesi, il risultato di tutte le sensazioni provate e che da troppo tempo gli mancavano.
La convocazione, il ritiro, i compagni; il campo, i tifosi, il gol. Tutte cose che Mattia Destro non vedeva dal Maggio scorso e che erano state sostituite da cliniche, ore di fisioterapia e allenamenti differenziati. In appena 10 minuti Destro è tornato e lo ha fatto in maniera assolutamente decisiva. Il suo è un gol che vale 3 punti, importantissimi per far riprendere alla Roma il cammino intrapreso nelle prime 10 giornate: nelle 4 partite precedenti i giallorossi avevano collezionato soltanto 4 pareggi.
Nell’anno e mezzo trascorso in giallorosso, Destro non è mai riuscito a convincere del tutto l’ambiente, visti i continui alti e bassi e i tanti infortuni che hanno impedito alla giovane punta di far vedere quello che invece lo aveva caratterizzato nella sua esperienza a Siena: senso del gol, sacrificio per la squadra e intelligenza tattica.
Il giocatore azzurro non è mai riuscito a “esplodere” nella capitale: che sia la volta buona? Chi lo sa. Intanto i tifosi aspettano, fiduciosi, il ritorno definitivo del bomber di Ascoli Piceno: sperano di urlare a gran voce il suo nome e di vederlo correre verso la panchina; ovviamente solo per festeggiare il gol.