Un virus che si trasmette per via aerea, in grado di danneggiare il pc: questa la novità che sta terrorizzando il mondo dell’informatica.
Il primo a parlarne, qualche settimana fa, è stato Dragos Ruiu, un esperto di sicurezza informatica: Ruiu aveva sospettato dell’esistenza di questo virus dopo aver visto danneggiati molti dei suoi macchinari, senza un apparente motivo.
I macchinari, infatti, non disponevano di collegamento internet e quindi non era possibile che un virus si fosse inserito all’interno del dispositivo durante una “navigazione” online.
Così Ruiu ha iniziato ad indagare, arrivando a delle conclusioni importanti ed allo stesso tempo sorprendenti.
Il virus a ultrasuoni esiste e non ha bisogno della presenza di una connessione internet: il tutto parte da una chiavetta usb contenente un certo tipo di file. Questi file, se aperti, iniziano a mandare delle “onde” maligne nella direzione verso cui è puntato il dispositivo, a circa 20 bit al secondo; la distanza massima di trasmissione è di 20 metri.
Il computer che riceve questi ultrasuoni va ko, infettato da un virus quasi letale.
Questo è successo a Ruiu, che si è visto costretto a formattare i suoi costosi macchinari per risolvere il problema: niente di fatto. Dopo poche ore, infatti, il virus si auto-riproduceva, ricreandosi all’interno di tutti i dispositivi; ad oggi il virus sembra impossibile da sconfiggere.
L’annuncio fatto dall’esperto di informatica ha aperto una nuova frontiera di virus, sconosciuta ai più: i virus per via aerea (wi-fi, bluetooth, onde..) potrebbero essere la nuova generazione di “infezione informatica”, il futuro per gli hacker.
Hacker, appunto. Probabilmente sono già al lavoro in due direzioni: prima conoscere nello specifico il virus e poi, magari, trovare una soluzione che possa tranquillizzare il mondo del web.