Nessuna sorpresa all’Assemblea Generale della FIA che si è tenuta ieri a Parigi: la carica di Presidente del massimo organismo internazionale, infatti, è stata assegnata per il secondo mandato consecutivo al francese Jean Todt. D’altronde i colpi di scena non era certo attesi dal momento che Todt era l’unico candidato (il suo rivale, il britannico David Ward, aveva ritirato la sua candidatura già la settimana scorsa). Una votazione tranquilla dunque, che si è svolta per alzata di mano e che permette all’ex Team Principal della Scuderia Ferrari di Formula 1 di proseguire quel lavoro di rinnovamento iniziato 4 anni fa, quando fu eletto per la prima volta a scapito dell’ex rallista Ari Vatanen.
D’altronde uno come Jean Todt, 67 anni passati dietro alle automobili (sin da piccolo si dilettava a fare il meccanico), aveva già la carriera tracciata: le 4 ruote dovevano necessariamente segnare la sua vita. E così è stato: partito come copilota nel Rally, un ruolo che per uno stratega come lui si addiceva davvero, diventa dal 1982 al 1993 direttore della Peugeot Talbot Sport, dimostrando subito che dietro la scrivania sarebbe stato più veloce e competitivo che in pista (5 Dakar vinte consecutivamente lo testimoniano). Ma sono gli anni in Ferrari a consacrarlo alla leggenda della dirigenza sportiva, rigenerando una scuderia che non vinceva un titolo da oltre 20 anni e riportando il Mondiale a Maranello grazie soprattutto alla classe di Michael Schumacher, il suo braccio armato in pista.
Nonostante sia una rielezione, lo sguardo di Todt (che aveva dedicato il precedente quadriennio al tema annoso della sicurezza sulle strade) non era tanto rivolto al lavoro da lui svolto quanto a quello che ancora c’è da fare. “The Road Forward”, il cammino che abbiamo davanti: questo era il titolo del programma elettorale che il francese ha presentato ai delegati. Un programma che concentra le sue attenzioni soprattutto sui temi del rispetto dell’ambiente, dello sviluppo delle auto elettriche ma anche ad una modifica del settore sportivo ampliando la possibilità di partecipazione anche ai più “piccoli” dei vari campionati: un modo come un altro per diminuire i costi e, perché no, aumentare il seguito e l’interesse per le corse.
“Voglio fare i complimenti e i migliori auguri di buon lavoro a Todt per il prosieguo del suo impegno alla guida della Federazione” – così Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, sul sito ufficiale della casa di Maranello alla notizia della rielezione dell’amico francese. “Sono fiducioso – aggiunge – che Todt possa contribuire in maniera importante al rinnovamento del nostro sport, assicurando nel contempo la necessaria stabilità e trasparenza dei regolamenti”.
Buone notizie anche per l’Italia: il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, è stato, infatti, eletto nel Senato della FIA, organismo composto da 15 membri con compiti di proposta e di consulenza alla carica del presidente. Inoltre, sempre lo stesso Sticchi Damiani è risultato il più votato nel nuovo Consiglio Mondiale dello Sport, la “costola” della FIA che si occupa dei vari campionati da lei organizzati (tra i quali il mondiale Rally e la Formula 1) stabilendone i regolamenti.