In tempi di crisi per il teatro italiano, in particolare per il genere del musical, torna al Teatro Nuovo di Milano la commedia musicale che ha fatto il sold out in molti teatri italiani durante la passata stagione; si tratta della favola tratta dal “Pygmalion” di George Bernard Shaw “My Fair Lady” la quale racconta del riscatto sociale dell’umile e rozza fioraia Eliza Doolittle grazie all’aiuto del burbero Professor Higgins.
La piece teatrale, la quale tornerà al Teatro Nuovo dal 10 dicembre per una serie di ventiquattro repliche compresi giorni di festività come Natale, Santo Stefano, l’Ultimo dell’anno con il brindisi di mezzanotte con la Compagnia dopo la rappresentazione, il Primo dell’anno e l’Epifania, dura 130 minuti ed divisa i due atti. La produzione è firmata dal teatro Il Sistina e dalla Peep Arrow, il cui direttore artistico è Massimo Romeo Piparo.
Ad attrarre tanti spettatori certamente la coppia di attori che interpreta i protagonisti: Eliza prende vita grazie all’energia di Vittoria Belvedere, mentre il professor Higgins è interpretato dall’altero e affascinante Luca Ward. Tra gli altri, il colonnello Pickering ha le sembianze di Luca Baroni, Alfred Doolittle padre di Eliza quelle di Giulio Farnese.
Una storia d’altri tempi ma sempre attuale, il lavoro su se stessi e la caparbietà ripagano con il successo per ogni fatica. Grazie alle lezioni del professor Higgins, Eliza riuscirà a trasformarsi da Cenerentola ricoperta di fuliggine a vera principessa colta, danzante e cantante, ma soprattutto interessante all’ascolto e in grado di intrattenere una conversazione con chiunque perché alla fine, anche in un’epoca in cui sembrano essere sufficienti l’esteriorità e l’apparenza, a fare la differenza è sempre e soltanto ciò che si conosce, ciò che si sa trasmettere e specialmente il modo in cui lo si trasmette.
Ne proponiamo un assaggio con alcune delle scene più significative.