Il Cavaliere disarcionato torna all’attacco. Dopo la decadenza da senatore, votata dal Parlamento lo scorso 27 novembre, Berlusconi, impegnato nel definire le linee guida della nuova Forza Italia, non rinuncia a dare battaglia. “L’intreccio fra logiche politiche e strumenti giudiziari sta mettendo seriamente in pericolo il concetto stesso di libertà, democrazia, stato di diritto” scrive in una lettera rivolta ai parlamentari del suo partito, sposando ancora una volta la tesi del complotto.
Il riferimento, chiaro, a quella decadenza che l’ex premier considera una ferita aperta, un espediente messo in campo dagli avversari allo scopo di farlo uscire di scena. Ma il bersaglio non è solo la sinistra: “A questo disegno, dispiace dirlo, non sono estranei i più alti organi di garanzia delle nostre istituzioni”. Parole forti, forse indirizzate anche al Capo dello Stato. I rapporti con il Colle, infatti, sono decisamente peggiorati da quando, lo scorso 23 novembre, Napolitano richiamò duramente il Cavaliere, reo di aver “preteso” la grazia. “Non ci sono le condizioni” aveva tuonato il Quirinale, intimando a Berlusconi di abbassare i toni e rimanere nell’ambito della legalità.
Nella missiva l’ex premier si rivolge ai suoi: “Il vostro impegno, come massimi dirigenti del nostro movimento politico, deve essere attivo e quotidiano. L’adesione è solo il primo passaggio di un ruolo fondamentale che dovrete giocare nel Parlamento e nel Paese anche in vista delle elezioni europee e di possibili elezioni politiche nei prossimi mesi”. Delineata anche la fisionomia del partito: “Dovrà avere struttura agile, aperta, che sia capace di dialogare in modo capillare con il territorio”.
Il primo appuntamento importante per la nuova Forza Italia è fissato per domenica 8 dicembre, giorno delle primarie del Pd, quando, all’auditorium Conciliazione di Roma, si riuniranno i club “Forza Silvio”. Questi ultimi, spiega Brunetta, svolgeranno compiti di controllo dei voti e lavoreranno per presentare iniziative di carattere sociale a beneficio dei più deboli. Per quanto riguarda la leadership, l’ex ministro chiarisce: “Non abbiamo bisogno di cercare leader nel centrodestra, lo abbiamo già ed è Silvio Berlusconi. Se l’Europa dichiarasse illegittima la decadenza per l’applicazione retroattiva delle legge Severino, il Cavaliere sarà leader ancora di più”.