Nell’era del 2.0 l’industria del turismo ha subito una profonda trasformazione, concetti come dsetination branding e online reputation sono diventati fondamentali nell’elaborazione dei piani di marketing nel settore turistico. Un altro elemento chiave è dato dalla trasformazione delle abitudini del consumatore; è cambiato il modo in cui apprendiamo le notizie e ci informiamo, il nostro rapporto con gli altri, la percezione del mondo esterno e delle nostre esperienze. Siamo tutti più social, impegnati a fare network per creare sinergie, sempre alla ricerca di qualche recensione che fornisca utili consigli su dove andare e dove no; accompagnati da smartphone e tablet, la comunicazione in tempo reale è diventata uno stile di vita imprescindibile.
Il supporto fornito dalla tecnologia ci permette di viaggiare con click, è possibile avere un’anteprima di una camera d’hotel, consultare il menu di un ristorante e conoscere nel dettaglio tutto ciò che una destinazione ha da offrire; ma c’è qualcosa, però, che la tecnologia non può fare: farci vivere le emozioni del viaggio. Per il turista, infatti, viaggiare non significa più raggiungere una meta, visitarla e tornare a casa; il viaggio è un’esperienza e come tale va vissuta, assaporata intensamente, deve entrare sotto pelle e restarci ben oltre dopo il rientro. Se concepito e vissuto in quest’ottica, il viaggio acquista un carattere sensoriale a 360 gradi.
Riuscire a trasmettere le emozioni di un viaggio, creando un’aspettativa emozionale nei potenziali visitatori di una destinazione, non è una cosa semplice. Si potrebbe pensare che basti leggere le recensioni o consultare la soddisfazione generale relativa a una destinazione, ma non è così. Il turismo emozionale si pone lo scopo di trasmettere con esattezza tutte le emozioni, nella loro vasta gamma, provate da chi ha già visitato un luogo o un sito turistico.
Eppure c’è chi ha portato a termine un progetto – il primo nel suo genere – di turismo emozionale integrato alla tecnologia. Anzi, è proprio grazie all’innovazione tecnologica che è possibile offrire un’esperienza inedita al visitatore. Il perfetto connubio tra arte e tecnologia è stato realizzato a Dublino ed esportato a Venezia all’esibizione di una delle opere più amate del Canaletto – L’entrata nel Canal Grande dalla Basilica della Salute – presso l’Abbazia di San Gregorio.
Il visitatore può vivere un’esplorazione interattiva e interagire con l’opera del Canaletto tramite tablet o smartphone per lasciare un feedback emozionale; basta trascinare un pulsante sull’immagine online del quadro per scrivere il proprio commento ed esprimere la propria emozione in maniera istantanea scegliendo un colore tra i tanti presenti, ognuno dei quali è associato a un sentimento specifico.
[Fonti: il Sole 24 ore; Flickr]