Si riaccendono i riflettori sulla dolorosa questione dei crolli che continua a minacciare la Reggia di Caserta. Protagonista dell’ultimo crollo, risalente a qualche giorno fa, è stata la Cappella Palatina, dove pare che le infiltrazioni d’acqua e l’umidità abbiano causato la caduta di una trave in legno posta a sostegno della volta a botte. Cedimento che avrebbe provocato lo sfondamento della controvolta nel matroneo di destra.
A denunciare in diretta nazionale il degrado che oggi caratterizza la Cappella Palatina e le altre componenti strutturali della Reggia di Caserta è stata la trasmissione televisiva “Alle Falde del Kilimangiaro”, diretta da Licia Colò, andata in onda su Rai 3 lo scorso weekend. Le carenze di manutenzione ordinaria e straordinaria della celebre residenza borbonica sono emerse da un video trasmesso in studio, che ha evidenziato lo stato di abbandono in cui versa il sito museale dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Presenti in studio durante la proiezione del video il soprintendente per i Beni Culturali di Caserta e Benevento, Paola David, e i giornalisti Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, il quale ha asserito che: “A Caserta il patrimonio culturale sembra un peso più che una risorsa. E’ inaccettabile che cresca l’erba nelle stanze, questa non è una questione di fondi ma di organizzazione interna del lavoro“. Non si è fatta attendere la reazione del sindaco di Caserta, Pio del Gaudio, che ha replicato: “Ho chiamato il ministro per i Beni Culturali, Massimo Bray, dopo la pessima figura fatta da Caserta per la gestione della Reggia in occasione della puntata. Vedrai, mi ha detto il ministro, che faremo davvero di Caserta uno dei siti più belli del Paese“.
Dei buoni propositi erano, però, già stati espressi lo scorso anno dal soprintendente David, in occasione di due precedenti cedimenti alla Reggia di Caserta, rilevati nei mesi di settembre e ottobre. “Ho rappresentato al capo di gabinetto del Mibac, Antonia Pasqua Recchia, la grave situazione che sta vivendo la Reggia di Caserta – aveva dichiarato la David – Mi ha assicurato che partiranno immediatamente le opere di messa in sicurezza di tutte le entrate della Reggia per tutelare l’incolumità delle migliaia di visitatori che ogni giorno affollano il monumento“.
Nonostante le numerose denunce alle Istituzioni competenti, non è ancora stato attuato il piano di messa in sicurezza della Reggia di Caserta, per la quale il rischio di crollo non accenna a diminuire . Situazione che mina il patrimonio artistico-culturale della Campania, già lacerato dai crolli della zona archeologica di Pompei, dovuti alla trascurata manutenzione degli scavi.