Dal termine francese Burlesque, che sta ad indicare uno scherzo giocoso e simpatico, prende il nome una pratica artistica che, ormai, risale all’Inghilterra dell’Ottocento.
Si tratta di uno spettacolo sui generis, che si basa su travestimenti stravaganti e movimenti maliziosi attraverso cui donne, che sembrano provenire da un epoca volutamente retrò, intrattengono il pubblico con le loro sensuali esibizioni.
Dov’è la burla? Il Burlesque ruota attorno a uno striptease che non conoscerà mai un nudo integrale.
Ma dall’ottocento ad oggi, questa pratica ha conosciuto svariate forme di rappresentazione: dal cinema, al teatro, alla danza, ad un vero e proprio stile di vita, fino ad arrivare alla fotografia secondo Leland Bobbè.
A New York, lì dove questa pratica ha avuto inizio, il fotografo Leland Bobbè assieme a sua moglie Robin, che produce e dirige i casting, ha dato vita a una mostra di fotografie provocatrici dell’animo di questi artisti, catturando la loro stravaganza non dal mezzo di uno spettacolo, bensì mettendoli in posa.
Una mostra di cento scatti fotografici che ha chiamato Neo-Burlesque: in sequenza le foto Neo-Burlesque sembrano dare vita ad uno spettacolo vero e proprio in cui, per una volta, ci viene raccontata la storia di questi artisti, e non solo il lato ironico e sensuale dato da corpi perfetti e costumi stravaganti.
Leland Bobbè mette in risalto i difetti dei suoi modelli, propone corpi imperfetti esaltandone al massimo la stravaganza e la nudità, che questa volta non si cela dietro un sofisticato gioco di sguardi e movimenti sinuosi, ma è accentuata dalla riproduzione di un Neo-Burlesque così come non lo avevamo mai visto.