Il colosso svedese H&M blocca la produzione in Cina dei capi in angora. Il motivo? Il motivo è semplice, ed estremamente scioccante: è arrivato fino ai vertici della produzione un terribile video che non lascia adito ad alcun dubbio.
Nel video shock, inviato da un gruppo di animalisti, le immagini parlano chiaro: conigli torturati in un allevamento cinese. Si vedono chiaramente gli animali sottoposti a trattamenti brutali, meschini, per poter prelevare dai piccoli corpi la loro morbida pelliccia, usata per i capi d’abbigliamento.
Il video ha rapidamente fatto il giro del web, e il marchio più famoso di “moda democratica” ha deciso immediatamente di bloccare la produzione dei loro indumenti realizzati in pelo d’angora.
“Abbiamo interrotto la produzione dei vestiti che richiedono l’impegno dei conigli d’angora“. Questa è la dichiarazione fatta in proposito da Camilla Emilsson Falk, portavoce dell’azienda Hennes&Mauritz, comunemente chiamata H&M. “Dobbiamo controllare – aggiunge- che i nostri prodotti siano conformi ai nostri standard“. Le immagini del video sembrano, infatti, testimoniare pratiche d’uso molto lontane dalla nozione di conformità a cui fa riferimento la casa di moda, che avendo preso atto delle atroci metodologie ha bloccato la catena produttiva perché non conforme con la loro politica di produzione.
Giornata nera per il mercato della moda, ma almeno ne ha tratto vantaggio il regno animale.
Non sarebbe solo H&M a produrre capi d’abbigliamento di quel genere, sono coinvolti anche i brand MQ e Gina Tricot, i cui capi di pelo d’angora sono stati realizzati nel paese del Sol Levante, che si dichiarano pronti a seguire il comportamento del marchio svedese, si dichiarano pronti a bloccare la produzione
H&M, per scusarsi con i clienti, permette la restituzione dei prodotti angora, e completi rimborsi. se stai avendo ripensamenti circa il tuo nuovo capo invernale puoi liberarti dal senso di colpa restituendolo al centro commerciale più vicino.