Nell’ultima partita della 14a. giornata di Serie A il Napoli ritrova i 3 punti battendo 4 a 2 a domicilio una Lazio generosa grazie ad uno strepitoso Higuaìn.
Petkovic schiera un 4-3-3, con i soliti Candreva e Lulic larghi sulle fasce a supporto di Perea e con Biglia schierato come mediano davanti la difesa, out Klose, solo panchina per la “promessa” Keita.
Risponde Benitez con il solito 4-2-3-1 confermando la stessa squadra che perse una settimana fa contro il Parma, con Insigne preferito a Mertens e con Pandev (deludente a Dortmund) a supporto dell’unica punta Higuaìn, panchina per il nuovo acquisto Réveillère, svincolatosi recentemente dal Lione.
Le squadre rispettano un minuto di silenzio per ricordare Amedeo Amadei, ex Roma e Napoli, spentosi il 24 novembre scorso.
Parte bene la Lazio che dopo 5 minuti va subito vicina al gol con Candreva che, dopo un bel dribbling sulla destra, manda la palla a lato, risponde all’ottavo il Napoli con un insidioso tiro cross di Callejon neutralizzato da Marchetti.
La partita è vivace sin dalle prime battute, al 19′ ci riprova la Lazio con con un bel tiro di Konko servito di tacco dal giovane Perea, la palla si spegne sul fondo, ma proprio quando la formazione di casa sembra essere padrona del campo ecco il lampo di Higuaìn che al minuto 23′ viene servito da Inler, supera Cana, resiste di fisico a Ciani ed insacca con un rasoterra che sorprende Marchetti, uno a zero Napoli.
Nemmeno il tempo di esultare che i partenopei subiscono il pari biancoceleste a causa di un autogol: il solito Candreva s’invola sulla fascia, mette in mezzo un cross che trova la deviazione sfortunata di Valon Behrami (ex del match) che trafigge un incolpevole Reina, uno a uno.
Il Napoli ci riprova con Pandev e lo stesso Higuaìn a cui viene giustamente annullato un gol al 37′ per fuorigioco, la Lazio risponde con Hernanes.
Finisce il primo tempo in assoluto equilibrio.
Il secondo tempo inizia con la stessa intensità con la quale era finito il primo: al 5′ il Napoli si riporta in vantaggio con il “classico” gol dell’ex di Goran Pandev, che dentro l’area piccola segna facilmente dopo essere stato servito da una sponda di Maggio su cross del solito Higuaìn.
La reazione della Lazio è disorganizzata, si aprono nuovi spazi per gli uomini di Benitez che ne approfitta e al 26′ segna il terzo gol, manco a dirlo proprio con l’argentino che si trova a tu per tu con Marchetti e lo trafigge dopo essere stato servito da un propositivo Pandev. Settimo gol in serie A per il Pipita che si sblocca dopo 71 giorni.
Non si arrende la Lazio che a 3 minuti dalla fine riapre la sfida per merito del neo entrato Keita, che riesce grazie alla sua velocità e al suo dribbling a trafiggere il connazionale Reina.
I ritmi restano elevati , la Lazio ci crede, ma ancora una volta arriva la beffa: Ciani perde palla sulla trequarti, Mertens la recupera e serve a Callejon una palla impossibile da sbagliare che inchioda il risultato nel definitivo 4 a 2.
Può esultare Benitez che non vedeva la vittoria in campionato da un mese, male ancora una volta in casa la Lazio che a fine partita esce tra i fischi del pubblico amico.
Nell’altro posticipo la Fiorentina supera il Verona 4 a 3 in un match altrettanto pirotecnico.
Il primo quarto d’ora è contraddistinto da ben 4 gol, 2 per parte: alla doppietta di Borja Valero per i viola rispondono Romulo e Iturbe.
Nel secondo tempo Vargas e Rossi (su rigore) portano a 2 i gol di vantaggio della Fiorentina sugli avversari che accorciano con il baby fenomeno Jorginho. Il Verona chiude la partita in dieci per l’espulsione al 53′ di jankovic per doppio giallo.
Per un “monday night” all’insegna del calcio spettacolo non serve più andare in Inghilterra.