Come avviene da ben 38 anni anche quest’anno fino al 6 gennaio sarà possibile visitare l’Esposizione Internazionale “100 presepi”, ospitata all’interno delle Sale del Bramante di Piazza del Popolo a Roma.
Organizzata dalla “Rivista delle Nazioni“, la mostra propone 183 presepi, provenienti da oltre 31 Paesi esteri e da 11 regioni d’Italia. Ma allora perché definirla mostra dei “100 presepi“? Tale denominazione proviene dal numero di presepi che erano esposti durante le prime edizioni della manifestazione, appunto 100, accresciuti poi di anno in anno.
Tradizionalmente la mostra si svolge sotto il patrocinio dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con i patrocini della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), del Pontificium Consilium de Cultura, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lazio, di Roma Capitale e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Notevole è l’interesse sia del pubblico sia dei media riguardo ai materiali e alle tecniche utilizzate da artisti e semplici artigiani proveniente da ogni angolo della terra. Tra questi anche collezionisti, amatori e studenti sia delle scuole elementari che delle medie.
I materiali utilizzati sono davvero molteplici. Vanno dal corallo all’argento, alla porcellana, sino al vetro, al ferro battuto, al legno, alla semplice cartapesta e ai vari materiali riciclati come il pane o la cioccolata. Anche le dimensioni variano sostanzialmente. Si possono osservare infatti sia miniature che presepi ad altezza d’uomo. Possono essere sia statici che dinamici. Vanno da quelli classici del Settecento napoletano o dell’Ottocento romano sino a giungere a quelli più avveniristici con cristalli e luci colorate.
Tra questi diversi sono i presepi di gran valore provenienti da collezioni private, realizzati da artisti molto rinomati del passato provenienti da importanti scuole del genere della Campania o del Lazio.
L’Esposizione è annuale e ha una durata di sei settimane, fino all’Epifania. L’apertura al pubblico è dalle 9:30 alle 20:00 tutti i giorni, compresi il giorno di Natale, S. Stefano, Capodanno ed Epifania.