La Juventus si aggiudica il posticipo delle 18,30 battendo l’Udinese per 1-0. Quella di Torino è stata una partita complicata per gli uomini di Antonio Conte che si sono aggiudicati i tre punti con un gol allo scadere di Llorente.
Il tecnico salentino schiera De Ceglie e Padoin sulle fasce e fa giocare Marchisio pensando di concedere a Pogba un turno di riposo. Guidolin schiera una squadra accorta con il solo Di Natale come riferimento in attacco.
I bianconeri partono bene ma dopo un quarto d’ora devono fare a meno di Pirlo che subisce una botta al ginocchio ed è costretto a lasciare il campo per far posto a Paul Pogba. La Juve ha la supremazia territoriale per tutto il secondo tempo, ma non riesce a sfondare. La grande occasione capita agli ospiti: errore in disimpegno di Bonucci, Di Natale si presenta davanti a Buffon ma il suo pallonetto viene intercettato dal portiere della nazionale.
Nel secondo tempo riprende il monologo di Vidal e compagni, ma è ancora Di Natale a divorarsi il gol del vantaggio: l’attaccante napoletano, tutto solo in area, raccoglie una corta respinta di Buffon su cross insidioso di Fernandes, ma la sua conclusione è ancora neutralizzata dal capitano bianconero. La Juve attacca a testa bassa, ma con poca lucidità. Conte lancia in campo il rientrante Lichtsteiner e Quagliarella ma non c’è verso di sbloccare il risultato, l’attaccante di Castellammare di Stabia scaglia un gran destro che Brkic devia in angolo.
Sugli sviluppi del corner, Llorente colpisce ma Allan sulla linea evita la capitolazione dei suoi. Sembra finita, e invece non è così: Al primo minuto di recupero, dopo l’ennesima mischia nell’area dei friulani, Lichtsteiner fa partire un tiro svirgolato che diventa un assist perfetto per Llorente che di testa infila Brkic e fa impazzire di gioia lo Juventus Stadium gremito di bambini che riempiono le curve lasciate orfane dagli ultrà.
Per la Juve è la sesta vittoria consecutiva che consente di allungare ulteriormente sulla Roma: i giallorossi nel pomeriggio hanno ottenuto solo un punto a Bergamo. Per l’Udinese rimane la consolazione di aver disputato una bella partita al cospetto della capolista, ma il rammarico di non aver sfruttato con il suo uomo migliore due ghiotte occasioni.