Una celebre profezia recitava:“Finchè esisterà il Colosseo, esisterà anche Roma; quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma; quando cadrà Roma, cadrà anche il mondo”. Parole profonde e piene di significato che esprimono quello che rappresenta il Colosseo per l’intera Italia e per il mondo in generale: è l’anfiteatro più grande di tutto il mondo, il più imponente e suggestivo, ma non è il più antico.
Recenti ricerche archeologiche ci hanno confermato che la costruzione dell’Arena di Verona, altro importante monumento romano, risalga al 41-42 D.C. durante la dinastia Claudia, mentre invece il Colosseo risale al 72 D.C. sotto l’imperatore Vespasiano, fondatore della dinastia Flavia. Quindi sono 30 anni circa che separano le due grandi e importanti costruzioni. Addirittura c’è chi dice che già intorno al 20 D.C. si fosse iniziato a parlare dell’Arena di Verona, ovviamente non come opera già definita.
Se dovessimo pensare ad un momumento con cui gli italiani si riconoscono, diremmo, senza indugio, il Colosseo. La sua valenza culturale e storica è immensa, quello che ci comunica alla sua sola visione è indescrivibile. Si va a Roma, prima di tutto per il Colosseo, poi contornato dall’immenso patrimonio artistico che presenta la città eterna nel suo insieme.
E l’Arena di Verona? Anch’essa celebre ed è il simbolo della stessa regione veneta. Anch’essa anfiteatro romano e famosa patria di “Romeo e Giulietta” di Shakespeare, e ospita ogni anno in estate il Festival lirico Areniano.
Dalle ricerche archeologiche e da quanto è stato asserito da chi si occupa di beni culturali, l’antichità dell’Arena rispetto al Colosseo è sondata e si basa su fonti sicure. A prescindere da quale dei due abbia la genesi più remota, entrambi vanno preservati quale patrimonio culturale di inestimabile valore per il Paese.