Protagonista di N’ata Bagnoli, l’evento in programma oggi a Napoli, che segna la restituzione dell’ex base Nato alla città, non poteva che essere Edoardo Bennato. Bagnolese doc, Bennato è nato e cresciuto nel quartiere occidentale di Napoli, dimostrando di essere sempre molto attento alle vicende della sua terra.
Con le sue canzoni ha spesso denunciato le problematiche dei suoi concittadini ed ha sempre fatto delle sue origini, un motivo di orgoglio, definendo sul suo sito ufficiale Bagnoli come “il sogno della sua vita“. Ultimo in ordine di tempo è stato l’impegno dopo l’incendio di Città della Scienza, ora è testimonial dello storico evento all’ex Nato.
“Ho risposto all’appello perché bagnolese e napoletano – ha detto Bennato – è l’ultima occasione per gli abitanti del quartiere. Con questo concerto voglio innescare la scintilla della partecipazione”.
Dalla musica alla socialità e all’aggregazione il passo è breve. Ci credono Bennato e tutti i gruppi della scena emergente partenopea che dalle 17,30 fino a notte fonda si alterneranno sul palco con esibizioni live.
Tra gli altri ci saranno i Foja, reduci dal successo dell’Arte della felicità il film cartoon di cui hanno curato la colonna sonora. Le adesioni sono aumentate giorno dopo giorno e all’ultimo minuto potrebbero esserci anche sorprese.
Edoardo Bennato infatti ha dichiarato di aver coinvolto anche altri artisti napoletani che non vivono più a Napoli. Uno su tutti, Pino Daniele che pur essendo impegnato a preparare i suoi concerti di fine dicembre potrebbe decidere di accettare l’invito del suo amico e collega per suonare qualche pezzo insieme. Nella giornata a porte aperte, tanti eventi nell’evento: degustazioni, visite guidate, esibizioni artistiche.
La fine di un’epoca, definirono i militari americani il 3 dicembre 2012 l’abbandono della storica sede Nato di Bagnoli. E in effetti in quei 58 anni la base è stata al centro di equilibri mondiali. Basti pensare che, il presidente americano John Fitzgerald Kennedy pronunciò proprio nel quartier generale Nato l’ultimo discorso in Europa, pochi mesi prima di essere assassinato.
Ma la storia è fatta di cicli e per l’ex base Nato è arrivato il momento di voltare pagina. Ed ancora una volta è la musica ad essere testimone di un cambiamento.