Una triste notizia sconvolge il mondo dell’editoria e soprattutto delle figurine. Nella notte tra venerdì e sabato ci ha lasciato Umberto Panini, ultimo fratello della leggendaria dinastia che ha rivoluzionato il mondo delle figurine e fautrice da oltre cinquant’anni del leggendario album dei calciatori.
Il primo album è uscito durante la stagione calcistica 1961-62 e aveva in copertina un’immagine dell’indimenticabile Nils Liedholm. All’epoca c’erano solo figurine di calciatori di serie A, poi col passare degli anni l’album si è allargato fino ad arrivare ai giorni nostri con oltre 700 figurine da collezionare.
Il successo delle figurine dei calciatori fu impressionante, vennero vendute quindici milioni di bustine, che diedero origine al mito dell’album panini. La magnifica figurina introvabile di Pizzaballa, gli scambi di figurine con gli amici, i giochi inventati quando forse in Italia qualcuno non aveva ancora la televisione.
Un mondo che ancora oggi continua ad appassionare grandi e piccini, alla ricerca del giocatore decisivo per completare l’album.
Oltre al mondo dell’editoria, Umberto era proprietario di una collezione di automobili e motociclette, oltre che sviluppatore di un’azienda agroalimentare nella città emiliana.
Oggi però finisce l’era dei fratelli Panini: Giuseppe, l’inventore, Benito, gestore delle spedizioni, l’amministratore Cosimo Franco e il tipografo Umberto non ci sono più. La loro magia però rimane nei cuori di ogni bambino e di ogni uomo che bambino lo è stato, passando dalla prima figurina di Bolchi a quella di Gigi Riva, da Falcao e Scirea, Batistuta e Maradona, Totti e Del Piero.
Una magia che da oggi è diventata ormai leggenda. Come la rovesciata di Carlo Parola, simbolo dell’eterna magia.