Poco da fare: le “classifiche dei più” attirano tutti i lettori. Rapide, efficaci, non richiedono troppo tempo per essere visualizzate e capite e danno l’impressione di acquisire una conoscenza ampia e immediata. Ma anche l’occhio vuole la sua parte. E allora ecco che la classifica dei testi più venduti al mondo viene trasformata in un’infografica dal sito visual.ly.
In vetta alla classifica? Due testi che più di ogni altro mezzo hanno avuto la forza di unire allo stesso tempo dividere i popoli. I testi sacri delle due religioni più diffuse: il Corano con le sue cinquanta traduzioni e i tre miliardi di copie vendute sarebbe il testo maggiormente acquistato seguito dalla Sacra Bibbia, comprata oltre due miliardi di volte e curiosamente stampata in larga misura nell’atea Cina per ridurre i costi.
Dopo il pensiero spirituale, a completare il terzetto blasonato, con oltre 800 milioni di copie vendute, è Il Libretto Rosso di Mao Tse-Tung. Racchiudendo l’ideologia politica di Mao Tse-Tung ridotta in citazioni tratte dai suoi discorsi e scritti, il volume divenne una lettura obbligata in ambito scolastico, lavorativo e militare durante la Rivoluzione Culturale, e fu inviao gratuitamente all’estero a chiunque avesse voluto conoscerne il contenuto.
Occorrono dare più di un attento sguardo per prendere dimestichezza con la grafica e per notare come alcuni tra i libri più venduti di sempre siano anche i più censurati. Il maghetto Harry Potter ha venduto sinora 450 milioni di copie ma è anche stato ripetutamente accusato di promuovere il culto del diavolo, della stregoneria e del nazismo. Una sorte simile a quella in cui sono incorsi “Il giovane Holden” di Salinger (65mila copie vendute) censurato per poco rispetto della religione, e la trattazione di argomenti troppo espliciti con un linguaggio altrettanto scabroso, “Via col vento” di Margaret Mitchell e “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee (entrambi 30 mila copie finora vendute).
Un gradino più in basso nella classifica troviamo con 25 mila copie ”1984” di Orwell, vittima di censura politica, e “Il Grande Gatsby” di F. S. Fitzgerald seguito da “Le avventure di Huckleberry Finn”, un altro grande classico della letteratura che ha patito le pene dei tagli e dei rimaneggiamenti, sopravvivendo e continuando ad affascinare i lettori di tutto il mondo ancora oggi. Come ogni grande classico. “Vorrà dire che venderà di più”, fu la reazione del suo autore Mark Twain alla condanna subita dal libro da cui secondo Ernest Hemingway sarebbe discesa l’intera letteratura americana. E non sbagliava.
Cinquecento milioni è il numero di copie vendute dell’opera considerata da molti critici il precursore del romanzo moderno, quel Don Chisciotte di Cervantes che inveiva contro i mulini a vento come fossero degli enormi giganti con le braccia rotanti stravolgendo il convenzionale concetto di realtà e accogliendo nella propria esistenza l’immaginazione e la fantasia.
La classifica prosegue con due opere all’apparenza destinate a essere leggere letture per ragazzi ma a ben guardare rappresentano dei piccoli grandi capolavori capaci di offrire spunti di riflessione sull’essenza dell’uomo e sul senso dell’esistenza sempre diversi ogni volta che se ne legge la poesia racchiusa nelle loro pagine:“Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry (140 milioni) e “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll (100 milioni).
I più venduti sono anche i più letti? No. Non sempre comprare un libro è sinonimo di leggerlo. Tante, troppe volte finisce su uno scaffale già stracolmo di altri volumi che attendono di essere presi in mano, annusati, sfogliati e divorati con gli occhi. Troppe volte la nostra sete di sapere si esaurisce nel momento dell’acquisto e in un rassicurante “Lo inizierò al più presto” come se quelle pagine scritte giorni, mesi, anni, magari secoli prima potessero aspettare ancora un po’. Non abbiamo la consapevolezza di quanto potrebbe essere rischioso mettere nell’angolo Omero, Shakespeare, de Saint-Exupéry, Cervantes, Twain, Carroll, Orwell e gli altri. Rischieremmo di non avere mai qualcuno che ci sussurri nell’orecchio:”Forza, non avere paura. Continua a nutrirti di fantasia e immaginazione, è la strada giusta“.
[Fonte: visual.ly]