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Pigalle addio. Il famoso quartiere a luci rosse di Parigi chiude i battenti

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Raffaella Russi

La crisi non risparmia nemmeno il mondo dell’eros. Così il famoso quartiere parigino di Pigalle, tra il IX e il XVIII arrondissements, che ispirò tra gli altri anche il grande Manet e sede di numerosi locali a luce rosse nonché del celeberrimo Moulin Rouge, chiude i battenti. Il nome di Pigalle (Pig Alley – Vicolo dei maiali, in inglese) risale alle notti brave dei soldati americani che, durante la seconda guerra mondiale, vi si recavano in cerca di divertimento.

Anche Pigalle si è dovuta arrendere ai tempi che cambiano. Il duro colpo all’immaginario di tante persone che si erano perse nelle atmosfere frizzanti e trasgressive dei locali a luci rosse che abitavano il quartiere, ha diverse cause. Tra le quali per i prezzi degli affitti dei locali, aumentati del 25% negli ultimi 10 anni.

Antoine Fleury, ricercatore al Cnrs e studioso dell’evoluzione sociologica di Pigalle, sostiene che “Il business del sesso non piace più ai residenti, così il quartiere si è gentrificato” (ovvero: i vecchi abitanti vengono trasferiti in altre zone più periferiche, gli immobili si ristrutturano e vi si insediano nuovi inquilini), come riportato su Repubblica.

Ma secondo il fondatore del Museo dell’Erotismo Alain Plumey, la chiusura di Pigalle sarebbe da attribuire al mutato immagino sessuale della gente, che ormai più che corpi vivi cerca immagini in internet, e il sesso è qualcosa che si consuma sempre più in solitudine.

Della trasgressiva e movimentata Pigalle di un tempo rimane ben poco. In 4 anni, tra il 2007 e il 2011, un terzo dei sex shop di Pigalle è scomparso. Cedendo il posto ai nuovi centri culturali. Mentre Pauline Véron, la candidata socialista nel nono arrondissement alle prossime elezioni di marzo, vorrebbe porre limiti alle lincenze per i locali di SoPi (South Pigalle) per trasformare tutti i nightclub e sex shop in librerie e boutique di moda.

Agli incorreggibili nostalgici rimane solo il Sexodrome, su tre piani, con sauna e bar “libertino”. Visto che anche l’unico nightclub, F’Exhib, in rue Frochot, che ha resistito alla gentrificazione fino all’estate scorsa, adesso è stato sostituto da un locale meno equivoco ma più trendy, Le Glass. E che il nuovo Café Pigalle, boulevard Clichy, ha mantenuto solo fotografie vintage di ragazze discinte per ricordare i vecchi tempi andati.

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Raffaella Russi