Neanche il tempo di dare inizio alla mostra, che ne avrebbe forse – parzialmente – giustificato il senso.
Ieri e l’ufficio di presidenza della Russia ha ordinato la rimozione del gigantesco baule – 9 metri di altezza, 30 di lunghezza, decorato con una bandiera russa – che avrebbe dovuto ospitare la mostra “L’anima del viaggiatore” e che era stato allestito accanto al mausoleo di Lenin, il giorno prima.
La mostra organizzata dalla nota casa di moda si sarebbe tenuta a partire dal 2 dicembre.
Gli storici magazzini Gum, affacciati sulla Piazza Rossa, hanno chiesto alla casa del lusso francese Louis Vuitton di rimuovere il padiglione griffato: la richiesta di rimozione è il risultato delle delle critiche dei deputati locali e delle proteste di settori della società civile, che ieri avevano denunciato l’uso improprio di un “luogo sacro” del Paese. “Oscura la Piazza Rossa”, che evidentemente non è percepita solo come un luogo ma come il simbolo della storia della Russia e delle sue tradizioni politiche.
Motivo ostativo – dopo le critiche di alcuni deputati russi – sembrerebbe essere la struttura del baule stesso, che supera i limiti consentiti. Lo comunica Interfax, citando una fonte della presidenza, secondo cui la costruzione del baule/museo non è stata coordinata con l’amministrazione del Cremlino.
Lenin torna a essere “padrone” a casa sua. Comunismo 1 – Consumismo 0.