Per gli amanti dei luoghi comuni questa è forse la fine de “La Chiesa è un’ istituzione antica che non si rinnova mai“. Il perchè è racchiuso in un’ applicazione dal titolo iBreviary “Pro terra sancta” che da poche ore fa bella mostra sul mio screen insieme ai profani Twitter e Shazam.
Abituati a veder scritto “Play“ certo la prima impressione è di sconcerto quando ad apparire è invece la scritta “Pray!“; iBreviary, app disponibile per iPad, iPhone, Android, Blackberry e Windows Phone 7, è infatti pensato per sostituire il tradizione breviario di preghiere cartaceo con uno strumento che consenta la consultazione di testi sacri in ogni momento e luogo.
Nato come strumento di connessione worldwide per consentire l’accesso alle liturgie e messe celebrate giornalmente in Terra Santa, l’applicazione è attualmente disponibile in italiano, inglese, spagnolo, tedesco, francese, portoghese oltre a contenere testi in latino. La principale novità rispetto alla versione precedente è che da oggi sono disponibili anche i testi della Liturgia Ambrosiana, implementazione che la diocesi milanese attendeva da tempo e primo passo per una futura aggiunta dei testi delle liturgie di Ordini religiosi quali quelli dei Francescani e dei Salesiani.
L’attuale versione di iBreviary consente inoltre di poter scaricare i testi da leggere offline non solo della giornata corrente ma dell’intera settimana e presenta alcune funzionalità per favorire la lettura, tra queste la possibilità di ingrandire i testi e di sostituire a un layout “pergamena” un normale testo a sfondo bianco.
L’idea, maturata e realizzata da don Paolo Padrini e Fabio Fumagalli di liturgiagiovane.it, sembra vincente sul mercato. Attualmente le stime sul suo utilizzo via smartphone si aggirano intorno alle 900mila utenze, senza contare quanti usufruiscono dell’app via web comodamente seduti davanti al proprio pc.
Oltre ad essere un’applicazione totalmente gratuita iBreviary è tenuto costantmente aggiornato da volontari e lo stesso don Padrini invita chi volesse contribuire a fare riferimento al sito ibreviary.org .