Un carcere dismesso, una ragazza dal caschetto nero, pannelli e tavole incorniciate: nasce così la mostra di beneficenza nel carcere di San Vittore. La fantasia di Guido Crepax, fumettista milanese, ha dato vita a Valentina: “apparsa per la prima volta sulla rivista Linus nel 1965, Valentina è diventata ben presto un simbolo degli anni Sessanta e Settanta, continuando a riflettere modi e mode anche nei decenni successivi. Il suo stile, originale e d’avanguardia, la rende ancora oggi incredibilmente attuale”, questa è solo una piccola parte della lunga descrizione che è possibile leggere sul sito a lei dedicato.
È lei insomma ad accogliere i visitatori che si recheranno alla mostra di beneficenza “Il sogno tra le sbarre“, che ha portato i fumetti del disegnatore milanese all’interno del carcere di San Vittore, attualmente in attesa di ristrutturazione. Un simbolo del sovraffollamento delle carceri, il problema più rognoso degli ultimi anni per il sistema penitenziario italiano, è questo uno degli aspetti che risalta all’interno della mostra.
Ma all’esposizione non “parteciperà” soltanto Valentina. Tra le cento tavole e tra le sagome a grandezza naturale rivivranno anche Bianca, Belinda, Anita, Dracula, Dr. Jekyll e Casanova. Tutti insieme daranno vita alla mostra dedicata a Crepax dai suoi figli Antonio, Caterina e Giacomo, i quali hanno deciso di mettere in vendita i suoi lavori con lo scopo di devolvere la metà del ricavato a favore della Sartoria San Vittore, il marchio nato dalla collaborazione fra la Cooperativa Alice, la cooperativa sociale che si occupa del reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, e la stilista Rosita Onofri. Un laboratorio di moda che si occupa di reinserire le detenute nel mondo del lavoro.
La mostra/vendita sarà aperta al pubblico nei giorni 21, il 26 e il 28 novembre e il 3 e il 5 dicembre, dalle 18 alle 19.30 e partiranno dal Panopticon fino al quarto raggi. A ogni giro potranno partecipare un massimo di 40 persone e al loro termine si potranno acquistare, prenotandoli, le riproduzioni dei lavori di Crepax. Particolare sarà la guida della mostra: oltre a uno dei figli del fumettista, sarà un carcerato a portarvi a spasso per corridoi e celle dismesse.