Probabilmente è una delle squadre più deludenti della nostra Serie A e, come se non bastasse, a risultati pessimi e in contrasto con il suo livello qualitativo, si affiancano contestazioni e squilibri societari. Stiamo parlando del Milan, che si sta rendendo protagonista di un periodo catastrofico, probabilmente uno dei più caotici della storia del club rossonero.
Se il campionato va male, la Champions League diventa cosa da non sottovalutare (specie considerando gli introiti che può portare) e, dopo la sconfitta rimediata al Camp Nou, i rossoneri erano attesi al Celtic Park per rispondere alle critiche e scacciare, per quanto possibile, la “nube nera” che da settimane ha invaso Milanello. Il Celtic però è una squadra ostica, dotata di grande tenacia e determinazione e forte di un pubblico caloroso e che spesso rappresenta il dodicesimo uomo in campo.
Il vero Balotelli non si vede da molto tempo e, tra tweet e “Balotellate”, continua a far parlare di sé. Proprio lui viene schierato come unica punta, con il solido sostegno di un Kaka ritrovato e di Birsa, che va a completare il reparto offensivo. De Jong fa da diga davanti a Zapata e Bonera, mentre Montolivo e Poli lavorano in fase di regia. Importanti sono anche Emanuelson e Abate, attenti e volenterosi sulle corsie. Il Celtic, dal canto suo, fonda il proprio gioco sui soliti veterani, con Samaras e Commons a comporre l’avanguardia e gli insidiosi Forrest e Boerrigter a cercare il bandolo della matassa.
La partita è parecchio vivace sin dai primi minuti, in cui agli attacchi di Balotelli e Kakà si oppongono quelli scozzesi, con tentativi però fiacchi e che difficilmente spaventano Abbiati. Il Milan, tuttavia, non gioca un calcio spumeggiante, ma si fa cinico all’occorrenza e, su calcio d’angolo, Kaka sfrutta una grave disattenzione della difesa scozzese che lo lascia da solo e gli permette di insaccare l’1-0.
Inizia il secondo tempo ed i ritmi sono pressochè identici: il Milan gestisce prevalentemente il gioco, ma i padroni di casa cercano di reagire con qualche timida offensiva, dimostrando di avere grandi limiti. Così, dopo Kakà, Zapata infila il 2-0 e mette un’ipoteca sul risultato. Una decina di minuti più tardi Balotelli si crea uno spazio in area e, da posizione leggermente defilata, mette alle spalle di Forster siglando il 3-0 definitivo, che regala tre punti più che preziosi al Milan di Allegri.
I tifosi rossoneri gioiscono per un successo su un campo difficile in un periodo altrettanto complicato. Celtic-Milan doveva rappresentare una via d’uscita all’opaca situazione e, per la contentezza di dirigenza, allenatore e tifosi, l’opportunità è stata presa al volo. Chissà che questa vittoria non possa essere un’iniezione di fiducia per i rossoneri.