Ancora Pharrell Williams, ancora un successo. Stavolta però non c’entra solo la musica: perché il cantante statunitense ha pensato bene che un video di durata media non fosse abbastanza per il suo singolo Happy (colona sonora di Cattivissimo Me 2). Meglio un video più lungo, che duri magari un giorno: nasce così l’idea di una clip interattiva che propone in ripetizione Happy, che a sua volta fa da sottofondo a riprese di strade, palazzi e spazi pubblici. E soprattutto, di individui che all’improvviso iniziano a compiere passi di danza, come in un enorme flash-mob. Tra di loro, oltre allo stesso Pharrell, si riconoscono alcune guest-star, come Jamie Django Foxx, Kelly Osbourne e Tyler the Creator.
La clip è riprodotta su un sito dedicato, che in pochissimi giorni ha registrato quasi due milioni di visite. La pagina web contiene inoltre un player, che consente di spostarsi in tempi rapidi da un punto all’altro del video, anche se questo partirà esattamente dall’ora esatta in cui inizia la visualizzazione.
Un esperimento unico nel suo genere quello di Happy, che tuttavia non rappresenta certo il primo caso di video interattivo della storia: già nel 2012 i Red Hot Chili Peppers avevano inaugurato quella che sta diventando una nuova moda con la clip di Look Around (raggiungibile da qui). E da pochi giorni è inoltre online il video interattivo di Like a rolling stone.
Dopo le stellari collaborazioni con Daft Punk e Robin Thicke nei due tormentoni della scorsa estate, un’altra perla si aggiunge dunque al 2013 da incorniciare di Pharrell. Il progetto Happy è però chiaramente di portata diversa: non solo perché la clip entrerà di diritto nel Guinness in qualità di primo video musicale della durata di 24 ore, ma anche perché esprime con grande potenza il connubio fra musica e media. Grazie alle telecamere in azione per un giorno intero, si ha infatti l’unione fra interattività, dilatazione temporale e percezione della globalità della rete. Il tutto ovviamente a ritmo di musica.