Neve in arrivo, servono gli spalatori. Così a Milano arriva il bando per far parte della squadra cittadina con la pala in mano. Ma è boom di richieste. I numeri parlano chiaro: oltre 3.400 iscrizioni alle liste dell’Amsa per candidarsi a diventare spalatori di neve, il 25% in più rispetto al 2012. E l’85% è avanzata da italiani. Facendo registrare una crescita del 25% rispetto allo scorso anno. Anche questi sono i numeri della crisi. Infatti se fino agli anni ’80 era il lavoretto degli studenti per raccogliere due soldi, tra l’altro essendo pagati in contatti, ora le cose sono cambiate anche per gli spazzaneve.
Luciano Recaldini, responsabile del personale dell’azienda spiega al sito di Tgcom24 che “Ora paghiamo con i voucher Inps entro 20 giorni dalla giornata lavorata anche per non dover gestire buste paga o simili”. Pagamento che ammonta a 75 euro al giorno, 90 se si lavora di notte.
Sempre Recaldini spiega anche come funziona il reclutamento degli spalaneve. Da quest’anno saranno avvertiti via sms. Poi, A chi conferma viene dato appuntamento alle 7 del mattino dopo a una fermata della metropolitana, in modo tale da poter raggiungere il posto di ritrovo anche con la città bloccata, dove un caposquadra dipendente Amsa a cui è stata fornita la lista del gruppo, spiega il lavoro e consegna l’attrezzatura.
Per cui sono in molti a sperare che la neve cada copiosa imbiancando la città di Milano, così da potersi assicurare almeno quell’entrata. Anche se, solitamente, è un lavoro di brevissima durata. Due-tre giorni all’anno.
La maggior parte delle richieste arriva da uomini, italiani, con più di 40 anni. In nettissima minoranza le donne, solo circa il 10% del totale delle domande. Tra gli stranieri i più numerosi sono gli egiziani (1,8% del totale) e i romeni (1,6%).