Un weeekend di emozioni intense per Milano; da giovedì 21 a domenica 24 si è svolta la seconda edizione del BookCity Milano, evento pieno di figure di spicco del mondo dell’editoria, della musica e del cinema, ma anche dello sport, della moda e della televisione. Luogo principale dell’evento è stato il Castello Sforzesco che, oltre a vari incontri e conferenze, ha reso disponibile alla visione del pubblico (fino al 1 dicembre) l’originale Codice Trivulziano di Leonardo Da Vinci.
Oltre al Castello, più di seicento eventi sono stati distribuiti su vari luoghi cardine della città, dal Piccolo Teatro al Dal Verme, alle biblioteche e musei cittadini, fino alle librerie più famose.
Nella Sala Viscontea del Castello, domenica ha tenuto la presentazione del suo nuovo libro “Palazzo Sogliano” una delle autrici italiane più famose in patria ma soprattutto all’estero, con traduzioni dei suoi romanzi in più di venti lingue, Sveva Casati Modignani, pseudonimo per la signora Bice Cairati e suo marito fino a che è stato in vita.
Appare come una signora d’altri tempi, e forse anche d’altri luoghi; una milanese che in parte rimpiange la “vecchia” Milano e che non si trova a suo agio in un centro città pieno di boutique. Una signora che racconta nei suoi romanzi, ben dal 1981, di storie di donne, di donne forti nate un po’ come Cenerentola ma che non si sono accontentate di sposare il loro principe azzurro, hanno affrontato a testa alta le gioie e i dolori di una vita.
Parlando di “Palazzo Sogliano” la prima domanda è sulla dedica, ad Anna Maria Cancellieri, una di quelle donne forti di cui lei scrive. Malgrado le polemiche degli ultimi tempi, la signora Modignani dice di non essersi assolutamente pentita di tale dedica in quanto dopo averla conosciuta, nella sua esperienza personale la ritiene una donna leale, sincera e devota al suo Paese.
Il suo ultimo romanzo si ambienta a Torre del Greco, presso una famiglia di corallari; ed è proprio da questo mestiere, che durante una sua visita in città, la scrittrice ha avuto l’ispirazione per “Palazzo Sogliano”. Le vicende narrano di una grande famiglia nata da Orsola, donna milanese di umili origini, che si innamora di Edoardo, erede dell’azienda di produzione del corallo a Torre del Greco. L’amore di una vita che si infrange alla morte di Edoardo e che si sgretola di fronte ad un segreto di lunga data, la nascita di un figlio dell’uomo da una relazione extraconiugale.
Bloglive è riuscito a strapparle qualche minuto.
Qual è a suo parere la motivazione per cui riesce ad appassionare lettrici che vanno dalle adolescenti alle signore di una certa età?
“Perchè scrivo di loro, scrivo di donne forti, parlo del loro mondo.”
Scrive di donne forti appunto. A chi si ispira, a se stessa o a donne che ammira?
“Conosco qualche donna forte, ma il bisogno che ho di raccontarle forse dipende dal mio essere una creatura fragilissima e scrivendo forse fingo di assomigliare a loro.
Alla presentazione del libro parlava di Milano, la sua città. come ha conciliato due realtà così diverse come Milano e Torre del Greco?
“Coincidono perché la struttura del romanzo porta una milanese a conoscere un torrese; il come lo si scopre leggendo il libro!”
Infine alla presentazione Sveva Casati Modignani sorprende i suoi lettori anticipando parte dell trama del suo prossimo libro, incentrato questa volta su una famiglia problematica a causa delle violenze di un uomo su sua moglie e i suoi figli.