Fantantonio. El Pibe de Bari. Peter Pan. Comunque rimane lui, Antonio Cassano: genio e sregolatezza. Trentuno anni sulla carta d’identità e un sogno da realizzare, quello di disputare i prossimi campionati mondiali in Brasile. Ci spera, intanto entra nella storia del calcio italiano. Sì, proprio così. Cassano, all’ombra del Vesuvio, ha siglato il suo centesimo gol in serie A. E per questo importante traguardo Fantantonio ha sfoderato una forma invidibiale (la corsa di una quarantina di metri negli ultimi dieci minuti di gara) unita alla sua classe cristallina.
Al numero 99 non resta che scalare altre montagne. Il campionato è ancora lungo, ma indubbiamente Cassano merita attenzioni, quelle attenzioni che lo porterebbe dritto in Brasile. In estate ha fatto una delle scelte più importanti della propria vita, quella di rincorrere il proprio sogno scegliendo di scendere nuovamente in provincia. Ad accoglierlo è stato il Parma del suo grande estimatore Roberto Donadoni. Antonio sa bene che questa è l’ultima occasione di rilancio e di definitiva consacrazione di una carriera all’insegna della classe pura, ma anche di difficili momenti extracalcistici, tali da generare il neologismo “cassanate”.
La sua favola ebbe inizio in una serata come tante, il 18 dicembre del 1999, durante la partita Bari-Inter. Fu proprio in quel giorno che inizia l’era di Cassano, precisamente al 43’ del secondo tempo, quando su un preciso lancio di un certo Simone Perrotta il ragazzino (17 anni all’epoca) stoppa di tacco, si porta avanti il pallone, dribbla secco due avversari e fulmina il portiere Pagliuca, per il definitivo 2-1. Da allora il mito del giovane Pibe de Bari è cresciuto rapidamente fino ad attirare l’attenzione dei più importanti club d’Europa.
In Puglia ci rimase soltanto per due stagioni, coronate entrambe da sei reti, ma ricche di giocate straordinarie. Nell’estate 2001 Cassano passa alla Roma, fresca vincitrice dello scudetto, per circa 60 miliardi delle vecchie lire. Alla corte di Fabio Capello, Cassano alterna momenti di grandissima vena ad altri di profondi dissidi con il tecnico. Quei dissidi che lo portano ad accettare il trasferimento al Real Madrid. In Spagna non trova tuttavia il rilancio atteso, ma anzi diventa bersaglio dell’ironia della tifoseria a causa dell’aumento di peso e dallo scarso feeling con il gol. Periodo breve quello spagnolo, periodo che sembra sancire la fine delle leggenda di Fantantonio.
Sembra, appunto, perché esistono ancora due uomini che credono in lui, Marotta, abile dirigente e Mazzarri, allenatore giovane e brillante. E così Cassano, nel 2007, passa in prestito alla Sampdoria ed è una vera e propria rinascita. Ma è tutto merito di mister e dirigenza? Niente affatto. Come al solito dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, e la donna in questione è Carolina Marcialis, pallanuotista del Nervi che è riuscita a trasformare il re delle ‘cassanate’ in un bravo ragazzo. Sono anni felici per il barese, anni in cui insieme a Pazzini trascina i blucerchiati. Ma il richiamo del Top club è troppo forte, il timore di rimanere un campione incompiuto troppo grande.
A gennaio 2011 Cassano lascia la Samp per accasarsi al Milan. Alla corte di Allegri vince il suo unico scudetto italiano e inizia la stagione successiva con grande determinazione. Di ritorno dalla trasferta a Roma del 29 ottobre 2011 Cassano accusa tuttavia un malore, un ictus causato da una malformazione cardiaca.
Il fuoriclasse pugliese costretto a fermarsi, proprio in uno dei momenti migliori della sua carriera, riesce a dribblare il cuore matto recuperando a tempo di record e ad aprile 2012 è nuovamente in campo. La sua voglia di giocare è premiata dalla convocazione in Nazionale per l’Europeo 2012 in Polonia e Ucraina. Cassano gioca titolare in coppia con Balotelli e porta gli azzurri in finale, poi persa contro la Spagna.
I rapporti con i rossoneri tuttavia si logorano rapidamente e in estate arriva il clamoroso scambio con l’Inter. Antonio Cassano passa ai nerazzurri, mentre l’ex compagno di squadra alla Samp, Giampaolo Pazzini, va al Milan. Dopo una sola stagione all’Inter, Fantantonio, scende nuovamente in provincia: destinazione Parma. Una nuova pagina nella vita e nella carriera di uno dei più estrosi talenti del calcio mondiale, ‘mondiale’ come il sogno che sta inseguendo.