Al 50′ Cristiano ha detto basta. Dopo aver fracassato la Svezia in settimana e siglato dopo tre minuti di gioco il 164esimo centro nella Liga raggiungendo un’icona madridista come il messicano Hugo Sanchez – che impiegò però 207 partite e non 149, avete letto bene, centro-quaranta-nove, come Ronaldo – il fuoriclasse portoghese ha accusato un risentimento muscolare e per precauzione ha dovuto lasciare il terreno di gioco. Non che i suoi compagni abbiano poi trovato qualche difficoltà per avere la meglio dell’umile e troppo fragile Almeria: Benzema, Bale, Isco e Morata e lo 0-5 in terra andalusa è poco più di una formalità. La squadra di Ancelotti è ormai una lontana parente di quella vista nella prima parte del campionato.
Nessun problema neanche per il Barcellona nel match del pomeriggio contro il Granada. Nel giorno della terza Scarpa d’Oro di Messi, festeggiata a dovere con tutto il Camp Nou prima della gara, i blaugrana, nonostante le tantissime assenze (Victor Valdes, Xavi, Dani Alves su tutti), hanno raccolto il 13esimo successo in campionato su 14 gare, grazie ai rigori di Iniesta e Fabregas e ai gol di Sanchez e Pedro. Da segnalare il debutto nella ripresa del 17enne Adama Traoré, ennesimo prodotto della Masia.
Stravince e convince pure l’Atletico Madrid di Simeone, che con un sonoro 7 a 0 ai danni del malcapitato Getafe, ha confermato di essere sempre più la seconda forza del torneo. E’ bastata mezzora per chiudere la pratica grazie a un gol di Raul Garcia e un’autorete di Lopo. Nella ripresa i colchoneros, in superiorità numerica, hanno poi dilagato con una doppietta di Villa, Koke, Adrian e un gol da capogiro del numero 9 attualmente più forte d’Europa, Diego Costa, autore di una rovesciata da copertina.
Un poker del messicano Carlos Vela ha regalato i tre punti alla Real Sociedad nell’incredibile 4-3 casalingo contro il Celta Vigo. Poco fa si è concluso il match di Valencia tra Levante e Villareal con la netta vittoria per 0-3 del sottomarino giallo.