Sembra solo una bella favola ma è una sorprendente realtà, la startup italiana Ethical Oncology Science è stata acquistata dal gruppo americano biofarmaceutico Clovis per una cifra di circa 450 milioni di dollari. Questa è la testimonianza di un’inventiva italiana che ancora funziona e che dipinge ancora oggi il grande successo che aveva anni fa la creatività italiana nel mondo con la sua qualità e originalità, invidiata da tutti.
Silvano Spinelli, una laurea in chimica organica e una lunga esperienza come responsabile di gruppi di ricerca avanzata nel campo dello sviluppo di farmaci chemioterapici antitumorali è il fondatore di questa startup. Lavora fino al 2000 in una società di ricerca specializzata dapprima nello sviluppo di farmaci chemioterapici dai ridotti effetti collaterali. Spinelli rappresenta una tipologia di persona che in Italia ancora non c’è. Accorpa in sé due figure: quella da esperto in materia e quella da imprenditore. Un mix vincente che raffigura il savoir faire degli italiani a cui si aggiunge la giusta dose di competitività per raggiungere in maniera davvero efficace il mercato globale.
Indubbiamente è una storia bella da raccontare quella della Ethical poiché sono stati proprio i suoi eccellenti studi sulle cellule antitumorali a destare l’interesse del colosso americano. Questa startup venne fondata nel 2006 senza particolari appoggi e senza alcuna sovvenzione; i fondatori però erano convinti della validità della loro idea e quindi avevano aperto le porte a nuovi soci oltre confine e con un gran coraggio imprenditoriale sono riusciti ad arrivare davvero in alto. Oggi la EOS è costituita da un team di biotecnologi altamente qualificati che ha sviluppato una fitta rete di rapporti con importanti aziende estere che commercializzano su licenza i suoi prodotti.
In pratica la Clovis, che già aveva la licenza per commercializzare a nome di Ethical negli Usa ora ne diventerà azionista di maggioranza pagando circa 50 milioni in contanti e la restante somma in azioni.
Quella della Eos è la felice testimonianza per un’Italia che forse non crede più in se stessa. Basterebbe solo dare più credito e più fiducia ai giovani e favorire le startup, con finanziamenti adeguati. L’Italia, e quella della Eos è una perfetta testimonianza, è ancora in grado di produrre eccellenza che non deve lasciarla fuggire perché altrimenti rimarranno solo belle favole e un pugno di mosche in mano.