Ancora maltempo in Sardegna: sull’isola sono attesi venti con raffiche di burrasca e mareggiate. E da lunedì un nucleo di aria gelida arriverà sull’Italia, portando temporali, neve e un brusco calo delle temperature, che si abbasseranno di almeno 10-12 gradi.
Nuove intense piogge sono in arrivo sulla Sardegna, già devastata dall’alluvione dei giorni scorsi. Soprattutto per Anglona e Gallura c’è una nuova allerta dato che l’Arpas prevede possano essere raggiunti gli 80 mm di pioggia in dodici ore. La Protezione civile regionale ha diramato una comunicazione che “prevede il permanere del livello di moderata criticità per rischio idrogeologico” su tutti i bacini della Sardegna, con una previsione di “precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni potranno dare luogo a rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento“. E in alcune zone della Sradegna è arrivata anche la neve.
La sala operativa della protezione civile ha segnalato la chiusura di alcuni tratti stradali, come la provinciale 63 (Pabillonis – San Gavino) per criticità strutturali di un ponte.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, arrivato in Gallura per un sopralluogo, ha assicurato la disponibilità immediata di 50 milioni di euro per il ripristino della viabilità e la ricostruzione delle arterie principali in pochi mesi. Il ministro ha spiegato che “Nella legge di stabilità è stato approvato un emendamento che prevede 150 milioni di euro per i lavori”. Ora bisognerà dare tempi certi almeno per la ricostruzione degli assi principali.
A Onanì, uno dei centri più colpiti dall’alluvione dei giorni scorsi, si lavora per riaprire l’accesso al paese, isolato da lunedì, dopo i crolli e gli smottamenti sulle strade di collegamento. I vigili del fuoco sono impegnati anche a Torpè nel monitoraggio della diga e nell’assistenza alla popolazione.
Sul resto dell’Italia già da oggi si prevede una nuova ondata di maltempo. Cleopatra “darà il colpo finale al Mediterraneo, rinvigorendosi per la terza volta ed innescando un nuovo episodio di maltempo generalizzato, ancora una volta marcato su Sardegna, Lazio, Campania, Calabria e sull’Emilia Romagna, con neve a 600m“, segnala ilMeteo.it.
Domenica piogge e neve si abbatteranno sul nord-est. Peggiorerà anche la situazione sulle regioni adriatiche esposte ai venti e in Campania, dove la Protezione civile ha confermato la “massima allerta” ancora per i prossimi giorni. La situazione è sotto controllo, “ma non va dimenticato che siamo la regione maggiormente a rischio d’Italia dal punto di vista idrogeologico“, ha sottolineato l’assessore regionale Edoardo Cosenza. A causa delle forti piogge già nei giorni scorsi, il Comune di Agropoli, in provincia di Salerno, ha dovuto disporre l’evacuazione di una scuola media nei pressi del fiume Testene, dato che il livello del corso d’acqua è salito a livelli d’allerta e se ne teme l’esondazione.
Su Sardegna e Liguria soffieranno venti intensi di maestrale e tramontana e tornerà a nevicare anche sull’Appennino meridionale e sui rilievi della Sicilia, tra i 1200-1600m. Il maltempo non risparmierà neanche il nord, soprattutto sui settori orientali con neve oltre 500-1000m, ma tenderà a migliorare nel corso di domenica.
Da lunedì diminuiranno le precipitazioni, ma un nucleo di aria gelida di provenienza artica, già ribattezzato Attila, colpirà l’Italia, con un crollo delle temperature di almeno 10-12 gradi. Si andrà dai -4 gradi a 0 gradi e sono previste nevicate perfino lungo le coste adriatiche dalle Marche alla Puglia.
Anche Reti Ferroviarie italiane ha già attivato il Piano neve e gelo sulle reti più interessate da possibili nevicate. In particolare, in Piemonte e Alto Adige sono presenziati i Centri Operativi Territoriali coordinati dalla Sala Operativa Nazionale.
I giorni di freddo e neve più intensi saranno martedì 26 e mercoledì 27, quando sulle Alpi arriverà il grande gelo polare, con temperature molto basse. Mercoledì a Bolzano si potrebbe arrivare fino a -10 gradi. Freddo anche in pianura in tutto il centro-nord, con temperature minime sotto lo zero in tutta la pianura Padana ma anche in Toscana, Umbria e persino a Roma.