E’ passata un po’ sottotraccia la notizia a dire il vero. Un po’ perché l’attenzione del calcio europeo era giustamente tutta rivolta verso le magie di Cristiano Ronaldo e l’incredibile impresa della Francia, un po’ perché forse lo stesso avversario scelto, è stato il primo a snobbare l’evento di portata storica non convocando calciatori del calibro di Hamsik, Kucka e Skrtel. Ma poco importa: fatto sta che la Nazionale di calcio di Gibilterra è scesa in campo contro la Slovacchia per la prima amichevole ufficiale della sua storia.
Ammessa lo scorso 24 maggio come 54esimo membro UEFA, dopo aver rivendicato il proprio status per diversi anni nei piani alti dell’organo governativo del calcio europeo, la selezione dello stretto aveva in passato all’attivo solo alcune partite non ufficiali con squadre come Groenlandia, Isola di Wight e Jersey ed si era piazzata al terzo posto alla prima e unica edizione della FIFI Wild Cup (Federation of International Football Independents), una competizione calcistica riservata alle selezioni di calcio delle nazioni non riconosciute dalla FIFA, svoltasi tra il 29 maggio ed il 3 giugno 2006 a St. Pauli in Germania.
Il match di martedì, terminato sorprendentemente 0-0, si è disputato allo stadio Algarve di Faro, nel sud del Portogallo, a ben 400 chilometri dai confini nazionali. Nel territorio della dipendenza britannica non sono presenti impianti a norma e lo stesso Victoria Stadium, sede da pochi giorni del quartier generale della GFA (Federcalcio di Gibilterra) non ha ottenuto il nulla osta dell’Uefa. Fin quando non saranno completati i lavori del nuovo stadio nazionale, l’Europa Stadium, previsti per il 2016, gli appassionati di calcio della Rocca meno temerari saranno costretti ad espatriare.
La stella della squadra, se così si può chiamare, è il difensore classe ’78 Danny Higginbotham, attualmente al Chester, quinta serie inglese, ma con trascorsi nella Premier League anche tra le file del Manchester United alla fine degli anni ’90. Tantissimi sono invece i giocatori non professionisti che militano in squadre locali e che hanno dovuto chiedere permesso al lavoro per questa poter scendere in campo con la maglia della propria Nazionale.
“È un risultato che riempie di orgoglio tutta Gibilterra. I giocatori hanno dato più del 100% – ha commenta il tecnico Allen Bula a fine gara – Giocare la prima amichevole internazionale era il nostro sogno e lo abbiamo realizzato con un risultato bellissimo“.
Gibilterra sarà ora inserita regolarmente nelle urne dei gironi per Euro 2016, e parteciperà ai match di qualificazione che porteranno alla fase finale in Francia. Per la felicità delle Nazionali che se la troveranno di fronte.