Un’eruzione spettacolare ha interessato il vulcano Etna tra le 12.14 del 16 novembre e la scorsa notte. Il fenomeno parossistico si è adesso fermato, ma boati, tremore vulcanico e fontane di lava hanno offerto a vulcanologi e profani uno spettacolo tra i più affascinanti degli ultimi anni.
Ridotto traffico aereo durante l’attività stromboliana, ma nessun pericolo per la popolazione che vive alle pendici dell’Etna. Ben sedici fasi parossistiche hanno interessato il più grande vulcano europeo nel corso del 2013. Intense ma di breve durata, le suggestive eruzioni dell’Etna non preoccupano i siciliani, ormai avvezzi allo spettacolo naturale confinato oltre la quota di 3000 metri e, pertanto, lontano dai centri abitati.
Nominata Patrimonio dell’Umanità lo scorso giugno, l’Etna è stata definita dal Comitato Unesco uno dei vulcani “più emblematici e attivi nel mondo“, con “una delle storie di vulcanismo più lunghe nel mondo” e “la sua notorietà, la sua importanza scientifica e i suoi valori culturali e pedagogici sono d’importanza mondiale“.
L’eruzione del 16 novembre – preceduta da una prima eruzione l’11 novembre – è stata accompagnata da cieli quasi totalmente sgomberi di nubi, una luna piena a fare da romantica cornice su un’eruzione spettacolare tanto per i siciliani quanto per il mondo che ha potuto ammirarne la maestosità attraverso le foto e i video suggestivi. Un paesaggio unico; uno spettacolo irripetibile; un’immagine indelebile.
In suo “onore” sono nate svariate fanpage su Facebook. Da “Mongibella” alla “Vulcanessa”, da “Mamma Etna” al sicilianizzato “Mungibeddu”, tanti i nomignoli per riferirsi a Lei, oggi innevata, fino a ieri ornata di un pennacchio rosso. Un calore restituito dal popolo siciliano ad un vulcano che non smette di regalare emozioni.
Eruzione Etna: la fotogallery ripropone un estratto delle immagini più spettacolari.