Un predestinato, un ragazzo prodigio. Così lo definivano i media e i tifosi dopo una grande stagione con il Siena nel 2011-2012. 13 gol in 32 presenze e salvezza regalata al club toscano: niente male per un ventenne. Poi è arrivata l’estate, i grandi club hanno iniziato a girargli attorno. Juventus, Milan, Inter, Roma. Roma, appunto. E dopo una lunga trattativa, conclusasi il 30 Luglio 2012, il ragazzo è sbarcato nella capitale. Cartellino pagato quasi 16 milioni e grandi aspettative.
Ma le cose non sono andate come Mattia (e tutti i tifosi) si aspettavano. Prima di vedere il suo nome sul tabellino dei marcatori bisogna aspettare inizio Novembre. Poi, andato in gol anche il 25 Novembre e il 2 Dicembre con una doppietta contro il Siena, sparisce. Complici anche una serie di piccoli infortuni inizia a segnare solo in Coppa Italia, trascinando la squadra alla finale, ma restando assente in campionato. Un po’ per scelte tecniche, un po’ per i già citati infortuni, la stagione continua con una serie di alti (pochi) e bassi.
Il 26 Maggio, data da dimenticare per la Roma, Destro esce dal campo dolorante: visto il riacutizzarsi di vecchi infortuni il ragazzo di Ascoli Piceno si reca in clinica per delle visite. L’infiammazione al ginocchio, per cui si è già operato, stenta a “rientrare”: la prognosi è di uno stop fino a fine Agosto. Passa il tempo e Destro non si vede: l’infortunio è più grave del previsto e il giocatore preferisce curarsi con calma per evitare un rientro affrettato che lo danneggi ancora.
Ed eccoci a Novembre. Destro c’è, si allena con il gruppo ed è pronto a rientrare Lunedì 25 nel match contro il Cagliari; già due giorni fa è andato in gol ed ha confezionato assist nell’amichevole dei giallorossi contro la Primavera. Il suo compito non è dei più facili: dovrà sostituire Totti, un ruolo difficile per chiunque. Ma forse, dopo tanti problemi, Destro è pronto ad esplodere definitivamente. Intanto contro i rossoblu tornerà in campo, con due obiettivi fissi in testa: far vincere la Roma e conquistarsi la nazionale in vista di Brasile 2014. Vuole tornare a vestire azzurro, ma può farlo solo a suon di gol: un impresa possibile, per un predestinato come lui.