Dopo lo sbarco in Italia e il tour de force societario e istituzionale il magnate Erick Thohir, nuovo Presidente dell’Inter dopo il cda di venerdì, ha accettato l’invito di Fabio Fazio nel salotto di “Che tempo che Fa”. Nell’agenda dell’indonesiano mancava ancora un’intervista televisiva in una trasmissione di primo piano, e un businessman dei media come lui, che conosce bene l’importanza della comunicazione, non ha perso tempo e ha deciso di presenziare in prima serata. Fazio, dopo Maradona e le polemiche suscitate dalla sua intervista, ha scelto un protagonista futuro della Serie A, il primo presidente straniero di un club italiano (anche se l’Inter, con la sua visione internazionale, ha sempre rappresentato un’anomalia nel calcio del bel paese).
L’intervista ha riguardato diversi argomenti: dal mercato futuro alle parole dette ai giocatori e all’allenatore, fino ad arrivare al rapporto con Moratti e al modo di interpretare il ruolo di Presidente “a distanza”. Nel parlare della gestione dell’Inter ha più volte sottolineato l’importanza di costruire una società solida, con un modello di business che permetta di raggiungere risultati importanti anche senza investimenti straordinari. I modelli di Thohir sono i businessman americani, capaci di fare dello sport un’industria, e in questo senso l’imprenditore indonesiano vorrebbe creare sinergie con le altre società per riportare l’intera Serie A ai fasti degli anni ’80.
Per quanto riguarda la parte del campo, l’obiettivo è quello di creare anche una squadra che giochi bene e con cuore, e in questo senso la fiducia verso Mazzarri è totale. La finale di Champions programmata per il 2016 a San Siro è un traguardo importante, e si proverà a raggiungerlo. Il leitmotiv dell’intervista però è stata la parola passione, più volte pronunciata in questi giorni, per sottolineare il fatto che l’acquisto dell’Inter non è solo l’ennesimo business su cui investire, ma anche una questione affettiva. A tal proposito Thohir ha ricordato i tempi della sua gioventù, nei quali ammirava l’Inter “tedesca” e ha continuato a sottolineare il fatto che nella costruzione di una grande squadra Moratti sarà sempre un partner importante.
In chiusura si è discusso del ruolo di Presidente a distanza, e il magnate indonesiano ha confermato la sua permanenza nel paese natale, con diversi arrivi in Italia durante l’anno. Il saluto finale di Thohir, con la firma lasciata su un pallone nerazzurro, porta alla mente un quesito: riuscirà il nuovo Presidente a lasciare il segno nella storia dell’Inter? Solo il futuro ce lo dirà.
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