‘The monuments men’, Clooney e il recupero del tesoro nazista

Si chiama The monuments men l’ultima fatica cinematografica di George Clooney e parlerà di una tematica quanto mai attuale: un eterogeneo gruppo di esperti d’arte impegnato, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, nella missione di recupero delle numerose opere d’arte in procinto di essere distrutte dalla follia nazista, al fine di trasportarle negli Stati Uniti per la loro salvaguardia.

Il clamoroso ritrovamento del cosiddetto “Tesoro di Hitler”, notizia esplosa pochi giorni fa, pare fungere da pretesto: e invece no, perché Clooney ha preparato le riprese di The monuments men tra marzo e maggio di quest’anno, con l’uscita del film che era stata inizialmente fissata negli USA il 18 dicembre. Salvo poi subire un rinvio lo scorso ottobre annunciato dallo stesso Clooney, a causa di un lavoro di post-produzione più lungo del previsto.

The monuments men è stato girato tra Germania e Regno Unito, in città come Potsdam, Berlino, Camber e Rye ed è basato sul libro del 2009 The Monuments Men: Allied Heroes, Nazi Thieves, and the Greatest Treasure Hunt in History di Robert M. Edsel.
Anche per via dell’argomento trattato, la pellicola è stata inclusa nel programma della 64esima edizione del Festival del Cinema di Berlino, che avrà luogo a febbraio 2014.

Clooney potrà contare sul solito staff tecnico che lo ha già accompagnato in altri suoi lavori, come Grant Heslov per la sceneggiatura (scritta a quattro mani con Clooney) e Phedon Papamichael per la fotografia.

Il vero punto di forza di The monuments men potrebbe però essere il cast: da Matt Damon (nel ruolo di James Rorimer) a Cate Blanchet, da Bill Murray a John Goodman, fino al premio Oscar Jean Dujardin e lo stesso Clooney. A prescindere dal risultato finale dunque, assisteremo in ogni caso ad una sfilata di nomi eccellenti.

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