I sogni sono sempre stati tra gli argomenti più trattati da studiosi di filosofia e soprattutto di psicologia, ma di recente è stata Queenie Liao, artista e fotografa cinese, a trattare quest’argomento come mai nessuno prima, con un progetto riguardante il lavoro onirico di suo figlio.
Prima dei tre anni ai bambini manca la capacità di raccontare, quindi ci risulta difficile indagare sui loro sogni, e anche dopo, quando iniziano a fare piccoli resoconti, capita spesso che intreccino inconsapevolmente fantasia e sogno, lasciandoci così con un grosso interrogativo: cosa sognano i bambini?
Queenie Liao da una risposta tutta sua a questa domanda presentando il suo progetto: “Wengenn in Wonderland”, diventato un libro (non ancora venduto in Italia).
L’artista cinese, fotografa di professione, si immagina suo figlio in un mondo fantastico, e cerca di ricreare questo “mondo dei sogni” sovrapponendo le foto di suo figlio addormentato a coloratissimi set realizzati proprio in casa, con vestiti, lenzuola e giocattoli usati in modo differente rispetto al solito.
La fervida immaginazione di Queenie Liao ha portato alla realizzazione di una divertente galleria fotografica, immortalando il figlio in avventure fantastiche sulla luna, mentre raccoglie stelle o lotta con i pirati, o mentre si trasforma in una matriosca o in Gulliver nella terra di Lilliput. Tutto questo, ovviamente, ad insaputa del piccolo.
Gli psicologi danno importanza rilevante alla fase preparatoria del sonno, quella in cui le madri cantano le classiche ninnananne rassicuranti ai loro piccoli, magari anche inventando insieme ai bimbi strani rituali per prepararsi ai “sogni d’oro” così necessario.
Purtroppo non possiamo sapere cosa sogna il piccolo Wengenn, possiamo soltanto sperare che gli scenari inventati dalla madre siano anche quelli che caratterizzano le sue notti e i suoi sogni, come quelli di tutti i bambini.