Brad Pitt, talentuoso e fortunato attore statunitense originario dell’Oklahoma, recentemente protagonista delle pellicole “Il Procuratore” di Ridley Scott, in uscita il 30 gennaio 2014, e “12 Years A Slave” di Steven McQueen, la cui proiezione nelle sale italiane è programmata per febbraio dello stesso anno, si è da poco confidato sui giornali.
L’attore ha parlato della sua vita privata e professionale, affermando che il destino non poteva offrirgli niente di meglio, avendo avuto la preziosa opportunità di crearsi una famiglia con la donna che ama, la bella e brava collega Angelina Jolie, e di essere diventato un grande artista nel panorama cinematografico, che poi era proprio il mestiere che voleva fare.
Inoltre, sembra ormai certo che il sex symbol Brad Pitt, si prepari a compiere il grande passo, cioè convolare a nozze con la sua compagna, presso il romantico e prestigioso Chateau Miraval, il maniero da 40 milioni di euro che la coppia aveva precedentemente acquistato in Costa Azzurra, e progetto ancora più imminente, festeggiare il suo compleanno spegnendo il 18 dicembre prossimo ben 50 candeline.
Appurato che il matrimonio dovrebbe celebrarsi a Natale, il problema maggiore per Brad sarà quello di spostarsi continuamente tra Londra, Los Angeles, New York e il sud della Francia, con tutta la sua prole al seguìto, anche se la fatica è comunque ben ripagata dall’amore che i suoi sei bambini gli dimostrano sempre.
In merito al giro di boa che sta per compiere, Brad Pitt è particolarmente tranquillo, convinto che a quasi 50 anni ci si possa rendere conto di cosa sia realmente importante nella vita, che l’esistenza è caratterizzata da diverse tappe, da età tutte importanti, l’infanzia, l’adolescenza, la giovinezza, la maturità e infine la vecchiaia, e ognuna di queste ha qualcosa da insegnare, e vale la pena attraversarle tutte con la consapevolezza del passare del tempo, e con la saggezza acquisita ad ogni loro passaggio. Per quanto riguarda invece la straordinaria carriera intrapresa, come già accennato prima, rivedremo Brad in “The Counselor – Il Procuratore“, dove il divo dell’apocalittico “World War Z“, sarà il consulente dell’avvocato Michael Fassbender, e in “12 Years A Slave“, dove un uomo libero di colore, Chiwetel Ejiofor, viene rapito e fatto schiavo.
A tal proposito, per Pitt è stato un onore tornare a lavorare con Ridley Scott, che peraltro l’aveva già diretto in “Thelma e Louise“, e conoscere sia Fassbender che Cormar McCarthy, lo sceneggiatore di “The Counselor – Il Procuratore“, mentre l’opera “12 Years A Slave“, è stata anche coprodotta da Brad, particolarmente toccato dalla sofferenza degli schiavi di colore ai tempi della guerra civile, in quanto ogni uomo, di qualunque ceto sociale, razza o religione, è uguale di fronte a Dio, e come tale va trattato, il film in questione, dice sempre Brad Pitt, deve far comprendere che a questo mondo siamo tutti fratelli, e che di conseguenza dobbiamo aiutarci e amarci l’un l’altro.
In conclusione, Brad ci tiene a chiudere la lunga intervista, spendendo ancora qualche parola sulla sua famiglia, sui suoi figli e sulla sua “Angie“, come affettuosamente Pitt chiama la Jolie, confessando con tutto l’amore possibile, che grazie a loro si sente appagato e completo, un padre e futuro marito felice, perché la carriera è importante, ma è la famiglia tutto ciò che davvero conta.