Borse, occhiali, capi di abbigliamento di ogni tipo, ma anche cibi e bevande. Questi sono solo alcuni dei prodotti contraffatti che in Italia continuano a spopolare.
Bancarelle o venditori ambulanti, il meccanismo è sempre lo stesso, i prodotti originali vengono copiati con materiali scadenti e poi messi sul mercato.
La causa principale del continuo acquisto di oggetti “falsi” è probabilmente la crisi: quando i soldi mancano, invece di rinunciare all’oggetto griffato, almeno un italiano su quattro preferisce fare acquisti presso bancarelle abusive o venditori ambulanti.
Tra gli oggetti più venduti troviamo anche le cover degli smartphone, e invece di comprarne una originale e realizzata con materiali di qualità, molte persone preferiscono avere più di una cover, anche se contraffatta. In molti casi si preferisce, dunque, l’apparenza alla qualità.
Secondo un’indagine firmata Confcommercio, le persone che fanno acquisti irregolari sono molto tranquille dal punto di vista “giudiziario”: solo il 23% ha paura di una multa nel comprare oggetti contraffatti, mentre la maggior parte delle persone ha paura solo per possibili danni alla salute (52%).
Sempre in queste statistiche sono emersi dati riguardo alle location in cui la contraffazione è più sviluppata: il meridione e i grandi eventi.
Per esempio fuori da concerti, stadi e incontri, molte persone acquistano, anche in maniera inconsapevole, magliette, sciarpe e altri oggetti falsi, contraffatti o rubati.
Circa il 25% degli italiani preferisce servizi ed acquisti irregolari, questo è un dato che preoccupa molto e che fa discutere. Come combattere la contraffazione e il giro di soldi che c’è dietro? Probabilmente bisognerebbe iniziare dai controlli. Infatti, quasi mai forze dell’ordine intervengono per fermare vendite palesemente abusive in mezzo alla strada.
Forse, con un po’ di attenzione in più, si potrebbe iniziare a pensare ad una soluzione.