Tra le aziende di moda italiane una delle più note e che conta 81 punti vendita sparsi per il mondo è la casa di moda e abbigliamento Versace, fondata nel 1978 dallo stilista Gianni Versace, e lasciata in eredità alla famiglia. Oggi Santo Versace ne è il presidente, Donatella Versace il Vicepresidente e Direttore Creativo e la sede si trova a Milano.
La notizia lanciata lo scorso giugno sembra realizzarsi, infatti l’amministratore delegato Gian Giacomo Ferrarisha annunciato all’agenzia Bloomberg, a margine della sfilata che si è tenuta sabato all’interno di Milano moda uomo, che entro novembre Versace si quoterà in borsa o venderà una quota dell’azienda.
Oggi tutto questo è realtà, dal Financial Times arriva la notizia che il noto brand italiano sta cercando degli investitori privati, con l’intenzioni di cedervi il 20-30% delle quote.
Coloro che si sono fatti avanti e si sono mostrati interessati ad una partecipazione nell’attività dell’azienda Versace, secondo alcune indiscrezioni, sono: l’ex proprietario di Gucci Investcorp, il fund manager Blackstone e Permira, nonché il gruppo di private equity che controlla Hugo Boss e che lo scorso anno ha venduto Valentino, il Fondo Strategico Italiano (FSI) e la francese Ardian.
La somma di denaro offerta dalle varie società è ingente, secondo gli analisti infatti le offerte superano gli 850 milioni di euro.
L’obiettivo dell’azienda sarebbe anche quello di raccogliere 150 milioni di Euro per finanziare la crescita in Asia e America Latina, proprio per questo avrebbe conferito a Goldman Sachs e Intesa San Paolo il mandato per trovare nuovi azionisti.
Per la fine del mese la famiglia Versace, una volta presentate le offerte dalle società interessate, e mostrate le intenzione di vendere la governance dell’azienda insieme con la famiglia, indicherà la sua scelta. Il round di offerte sarà presentato entro il 25 novembre .
L’analista di Exane BNP Paribas Luca Solca sottolinea “Versace avrebbe un enorme potenziale, è uno dei marchi più riconosciuti sulla scena della moda, emerso anche dopo l’ottimo lavoro fin ora svolto da parte dell’amministratore delegato Giangiacomo Ferraris, ma è indietro rispetto ai rivali in termini di vendite, in termini di presenza internazionale“.
Grazie a questo investimento la maison italiana potrebbe rivitalizzarsi a livello economico e diffondersi nel mondo, più di quanto non lo sia già.