Martedì scorso la Commissione Europea ha presentato i dati riguardanti il primo semestre del 2013 e le previsioni per il 2014 nell’area Euro.
Segnali di ripresa si avranno nel semestre in corso, con un +0,5 % che renderà positivo il bilancio. Un bilancio che resterà su questi livelli fino al 2014, quando si prevede un ulteriore miglioramento.
Infatti nel corso del prossimo anno la UE prevede una crescita dell’1,4% per quanto concerne il PIL e questo segno positivo in bilancio dovrebbe dare fiducia ai mercati.
Olli Rehn, Commissario europeo per gli Affari economici, ha così commentato le statistiche: “Sono sempre più chiari i segnali che ci dicono che l’economia europea ha raggiunto un punto di svolta. Abbiamo gettato solide basi per una ripresa.”
Ma anche se i dati sono positivi oltre le aspettative, considerando che per il 2014 ci si aspettava una crescita intorno al punto percentuale, le statistiche non sono realmente rassicuranti.
Per spazzare via ogni sorta di ottimismo basta guardare i dati riguardanti la disoccupazione: le previsioni dicono che non ci sarà un calo della disoccupazione.
Il tasso di disoccupati resterà intorno all’11%, proprio come nel 2013.
Lo stesso Rehn ha infatti aggiunto: “È troppo presto per cantare vittoria, la disoccupazione rimane a livelli inaccettabili.”
La situazione più grave resta sicuramente quella della Grecia, il paese che più ha sofferto la crisi economica degli ultimi anni. I dati restano molto negativi anche per quanto riguarda l’Italia, che rispetto ai paesi trainanti dell’Unione Europea resta molto indietro.
Infatti, la disoccupazione nel 2014 sarà intorno al 12,4%, quasi un punto e mezzo percentuale in più rispetto al resto d’Europa.
La vera ripresa, almeno per quanto ci riguarda, sembra ancora molto lontana.