Una volta si sarebbe gridato “Clamoroso al Cibali”: oggi gridiamo “Clamoroso in Eurocup”. La Dinamo Sassari perde una partita incredibile contro i croati del Cedevita Zagabria di coach Repesa dopo aver condotto il match per tre quarti senza alcun problema. Il terzo periodo si conclude con il Banco di Sardegna sopra di 17 lunghezze, con giocatori in ottimo stato di forma.
Tutto sembra scorrere liscio ma alla ripresa delle ostilità il black out è totale. Il Cedevita torna in partita e a un minuto dal termine si ritrova in vantaggio in doppia cifra. Il punteggio del quarto periodo parla chiaro: 32 a 4 per i croati. Una Dinamo svuotata, priva di animus pugnandi, che si lascia recuperare senza reagire. 79 punti in tre quarti e 4 misere segnature nell’ultima frazione. Veramente incredibile.
Lo sguardo di coach Sacchetti che disperatamente cerca di svegliare i suoi con continui time out la dice lunga su cosa sia volato negli spogliatoi al termine della partita. Punteggio finale 94 a 83 per il Cedevita Zagabria che si aggiudica la partita più assurda della quarta giornata di Eurocup: 20 i punti Smith, 17 quelli di Suton. In casa Dinamo 21 per Omar Thomas e 20 di Caleb Green. Drake Diener si ferma a quota 14 mentre Marques Green chiude il match a secco.
Sconfitte anche per Roma e Varese. L’Acea cade con un onorevole 68 a 74 in casa del CAI Zaragoza, pagando a caro prezzo un inizio di partita che ha visto salire subito i padroni di casa in vantaggio di 12 lunghezze. Roma rosicchia punti nel secondo quarto ristabilendo un sostanziale equilibrio ma nel finale la squadra di Dalmonte si vede sfuggire la vittoria patendo la maggiore esperienza degli iberici.
Per i padroni di casa pessime percentuali da tre punti ma totale controllo dei tabelloni con 38 rimbalzi complessivi conquistati. Shermadini e Sanikidze realizzano rispettivamente 15 e 12 punti mentre il best scorer è Jones che mette a referto 17 marcature con 9 rimbalzi. Per Roma prove discrete di Eziukwu, 8 punti e 7 rimbalzi, Baron, 14, Hosley e Ignerski autori entrambi di 11 punti. Mancano i canestri del supporting cast mentre Goss si ferma a quota 9.
Varese, anch’essa impegnata in Spagna contro Valencia, perde con un pesante 98 a 64 per i padroni di casa. Brutta prestazione della squadra di Frates che non riesce a tenere il passo degli spagnoli, abili nello sfruttare l’ottima percentuale dalla distanza con un 13/24 da tre. La pioggia di triple cade su una Cimberio priva di ombrello che non può far altro che cercare di limitare i danni, ma finendo le energie molto presto e chiudendo l’incontro sotto di 30.
Per Varese solito contributo di Hassell, 11 punti e 9 rimbalzi più 2 stoppate. Coleman con 14 e Clark con 9 sono gli altri giocatori della Cimberio a racimolare punti, mentre gli italiani Polonara e De Nicolao limitano il loro contributo a 6 e 4 punti. In casa Valencia grande prova di Doellman con 26 punti, 7/7 dalla lunetta. Van Rossom con 13 e Aguilar con 16 danno un prezioso contributo alla vittoria finale mentre il grande atteso Sato non va oltre i 6 punti.
L’unico successo della serata di Eurocup per le italiane arriva da Cantù. La FoxTown batte i cechi del Nymburk per 88 a 73. Match saldamente in controllo della squadra di casa che impone il proprio ritmo alla partita dalle primissime battute. Gli ospiti allenati dal lituano Kemzura cercano di colmare il gap, ma gli uomini di Sacripanti non si lasciano sfuggire l’occasione e raggiungono la quarta vittoria in altrettante giornate della competizione europea.
Ragland chiude l’incontro con 19 punti con ottime percentuali dal campo e tentativi dalla lunetta perfetti con un 4 su 4. Leunen e Rullo danno il loro apporto con 13 e 12 punti rispettivamente, con l’americano autore di un ottima resa anche sotto canestro con 6 rimbalzi. Stefano Gentile anche stavolta protagonista con 18 punti uscendo dalla panchina. Quel che più sorprende è la percentuale da fuori della FoxTown: 93% da tre con 13 canestri su 14 tentativi. A Nymburk non bastano i 16 di Page e i 13 di Hruban. Tra i fratelli Rancik il solo Radislav si segnala con 12 punti, uovo per Martin, ma contro una Cantù infallibile dall’arco sarebbe stato difficile per tutti vincere nella bolgia del Pianella.
[foto: www.pallacanestrocantu.com ]