Prendiamo un gruppo di nonne e una comitiva di giovani ragazze, cuciniamo a fuoco lento con paillettes, perline e accessori stravaganti e serviamo su una passerella del brand Tamaki: il risultato sarà una fantastica e “anomala” sfilata, che avrà come protagonista il confronto generazionale.
Questo è infatti lo spirito ed obiettivo dello Smile Project: sensibilizzare la società giapponese alla comunicazione nei rapporti nonno-nipote.
Si abbandona il classico ideale di modella e se ne accoglie uno nuovo, ma molto più autentico. I volti ed i fisici non plasmati o forzatamente modellati delle anziane signore, raccontano storie del passato ed acquisiscono ancor più valore se a sfilare accanto a loro ci sono le storie del presente.
L’Et Momonakia Fashion Show, l’evento in cui ha avuto luogo l’iniziativa del progetto, è stato apprezzato sia come uno spettacolo per gli occhi che per lo spirito: le riflessioni ed il successo suscitati da questo confronto generazionale hanno fatto il giro del mondo.
I segni del tempo sul viso valorizzati da colletti di candide perle, tagli classici e sobri smorzati da cappelli stravaganti, colori shock alternati a toni neutri, tutto era un ossimoro in questa sfilata.
Ma per una volta, il messaggio di fondo era molto più profondo di tessuti e lustrini: il passato è fondamentale non per essere ripetuto, ma per realizzare i suoi sogni. E questi sono realizzabili solo attraverso la comunicazione tra realtà che sembrano distanti anni luce, ma che in realtà sono semplicemente immerse in situazioni differenti.
Dunque, nipoti del mondo, non resta che radunare le nonne. E imparare a vivere il loro passato come elemento imprescindibile del proprio presente.