Impresa non riuscita, ma tutto è ancora in gioco. Ancora un 2-2 interno maturato dopo una partita entusiasmante allo Juventus Stadium. Adesso saranno decisive, come ha detto Conte nella conferenza stampa di lunedì, le sfide contro il Copenaghen e Galatasaray. Alla Juve servono adesso quattro punti in due partite per accedere agli ottavi di finale della competizione, alla luce del risultato maturato in terra danese con i padroni di casa, che hanno sconfitto la squadra turca per 1-0. La squadra bianconera ha sfoderato una grande prestazione nel primo tempo e ha avuto un black-out nel primo quarto d’ora della ripresa, quando è stata castigata per due volte dalle spietate punte del Real. Alla squadra di Ancelotti basterà inanellare un altro punto in classifica per garantirsi la leadership matematica nel gruppo B.
Le squadre si sono schierate con moduli speculari. Il tecnico salentino schiera il 4-3-3 come nella partita d’andata, con due cambiamenti: Bonucci sostituisce lo squalificato Chiellini, mentre a sinistra viene preferito Asamoah ad Ogbonna. Marchisio completa il tridente con Tevez, a caccia del suo primo gol in Champions, e Llorente. Anche il tecnico ex Milan vara lo stesso modulo. Gioca Casillas in porta, Varane e Pepe sono i centrali difensivi con Sergio Ramos schierato a destra a discapito di Arbeloa, a centrocampo Xabi Alonso torna in cabina di regia, in attacco Cristiano Ronaldo e “mister cento milioni” Gareth Bale a supporto di Benzema.
La partita è subito molto vibrante ed intensa, sono i “blancos”(oggi versione “orange”) i primi a rendersi pericolosi con una incursione del solito CR7, fischiatissimo dallo stadio, che ha esploso un diagonale che si è perso di poco sul fondo. Ma la Juve c’è e reagisce, guidata da Pirlo in ottima forma e un Tevez in palla. Al 16’ cross di Pogba, deviazione goffa di Pepe, Casillas salva la sua porta con un riflesso felino. Dodici minuti più tardi, grandissimo assist di Tevez che imbecca Marchisio, ma il colpo di testa a botta sicura del centrocampista torinese è respinto miracolosamente con i piedi dal portiere iberico. La Juve spinge ma non riesce a infliggere il colpo decisivo per passare in vantaggio. L’occasione buona arriva al 40’: un inesauribile Pogba entra in area, e viene steso dal giovane connazionale Varane con un intervento ingenuo. L’arbitro Webb (perfetto in tutte le decisioni) decreta il calcio di rigore che Vidal realizza con precisione chirurgica, 1-0. Il Real, ferito, prova a reagire. CR7 ha un’ottima chance su cross di Marcelo ma spara alto. I primi quarantacinque minuti finiscono qui, con la Juve meritatamente in vantaggio.
Nella seconda frazione di gioco, la Juve indietreggia troppo il baricentro e permette al Real un pressing alto. Al 52’ retropassaggio disastroso di Caceres, che lancia Benzema verso Buffon. L’attaccante francese è freddo nel servire CR7, solo in area, che trafigge il numero uno bianconero, 1-1. La Juve a questo punto appare frastornata e rischia il sorpasso quando Xabi Alonso, con un gran tiro da fuori area, fa tremare la traversa. Due minuti dopo, Marchisio potrebbe regalare il 2-1 ai suoi, ma prima Casillas, poi Pepe sulla linea gli negano la gioia del gol, che pur meriterebbe. Qui entra in scena la dura legge del gol. Sul rovesciamento di fronte, CR7 serve Bale al limite, l’esterno gallese rientra sul sinistro eludendo Asamoah e scarica un fendente violento che si infila alle spalle di Buffon, 1-2. Lo Stadium è gelato. La Juve si butta in avanti e si espone a rischiosi contropiedi ma al 65’ il suo forcing viene premiato: Caceres fa partire un cross sul quale si avventa Llorente che, di testa, complice la marcatura smemorata di Varane, manda alle spalle di Casillas, 2-2. Il pubblico sugli spalti si rianima, ma tre minuti dopo trema, quando Benzema riesce a incunearsi centralmente e calcia fuori di un soffio. La partita è bellissima, con continui capovolgimenti di fronte e senza soluzione di continuità. Le due squadre provano a vincere, Ancelotti manda in campo Illaramendi e Di Maria al posto di Xabi Alonso (non al top) e Bale. Al 78’ Tevez si accentra e scarica un destro forte ma centrale, il portiere spagnolo respinge. Nel finale l’Apache, esausto, lascia il posto a Quagliarella, che prova a mettersi in luce ma la sua girata mancina è facile preda di Casillas. La partita, nel finale, vede due squadre stanche, che negli ultimi minuti si accontentano del pari.
Il Real sorride per il pari, la Juve è comunque soddisfatta, cade all’ultimo posto ma vista la buona prestazione offerta, ha di fronte a sé buone possibilità per passare il turno. Dovrà battere il Copenaghen, e non perdere ad Istanbul, missione possibile ma guai a sottovalutare gli avversari. Conte e i suoi devono ancora dimostrare tutto.