Che confusione. Nel Pd regna l’anarchia delle tessere. Il vertiginoso e repentino aumento degli iscritti ha fatto nascere non pochi sospetti sulla regolarità delle operazioni. E su chi siano i nuovi tesserati.
Cuperlo è preoccupato dalla “guerra delle tessere” e torna a ribadire la sua richiesta di chiudere in anticipo l’iscrizione. Sulla stessa lunghezza d’onda anche uno dei suoi avversari alla segreteria del Pd Gianni Pittella, secondo il quale «Chi fa furberie al limite dell’illecito – sottolinea in un colloquio con Rainews 24 – è un cialtrone». Fermare tutto? «Sarebbe una foglia di fico che serve solo a lavarsi la coscienza», risponde.
Contrario alla chiusura del tesseramento, che limiterebbe la partecipazione alle primarie del partito, è invece Matteo Renzi. L’obiettivo del sindaco di Firenze è permettere a chiunque voglia di iscriversi e partecipare al voto dell’8 dicembre per la scelta che segretario nazionale.
Pippo Civati invece, dice di essere stato il primo a denunciare i problemi e chiede di annullare i congressi provinciali nelle situazioni più gravi poiché, sostiene, in questo modo si sta dando un’immagine falsata del partito. Facendolo apparire come un luogo in cui la corsa per il potere conta di più del rispetto delle regole.
L’attuale segretario Epifani ha deciso di convocare per oggi la segreteria del partito, sentendo anche Luigi Berlinguer, presidente dei garanti. Lo scopo della riunione odierna sarà quello di capire l’estensione del fenomeno “tessere pazze”, se è limitato ad alcuni circoli o molto più esteso e decidere come procedere.
Il timore di molti è che, con l’avvicinarsi delle primarie dell’8 dicembre, la situazione possa ulteriormente degenerare. Infatti Giuseppe Fioroni sostiene che, se si verifica questo caos con le tessere a pagamento nei congressi Pd, con le primarie a basso costo che succederà? La previsione è quella di un congresso pieno di brogli da cui uscirà un segretario offuscato.