Una macchina da gol inarrestabile. Un alieno capace di mettere a segno 222 gol in 214 presenze con la maglia del Real Madrid in poco più di quattro anni. Numeri da far impallidire chiunque abbia a cuore il mondo del calcio: Cristiano Ronaldo si presenta questa sera allo Juventus Stadium con il miglior inizio di stagione in termini realizzativi di sempre. 20 gol in 15 partite: siamo ai primi di novembre e il crack portoghese è andato a segno quanto un attaccante europeo di buon livello potrebbe fare in una stagione intera.
Una media impressionante che se confermata, potrebbe frantumare il suo stesso record del 2011/2012, in cui il numero 7 di Mourinho raggiunse i 60 centri stagionali nell’anno della vittoria della Liga. Sopra di lui per ora, soltanto quattro leggende dell’Olimpo reale: Ferenc Puskás con 237 realizzazioni, Santilliana con 288 in 645 partite – il triplo di quelle di Ronaldo – Di Stefano con 307 reti in 392 match e Raúl González Blanco staccato di 101 gol al primo posto con 323 in 741 partite.
Quando segna Cristiano nella Liga, inoltre, il Real Madrid può dormire sogni tranquilli: da quando il portoghese ha debuttato con la Casablanca nell’agosto del 2009, non ha mai perso una partita nella quale lui è andato a segno. Nei 90 match in cui il numero 7 ha scritto il suo nome nel tabellino dei marcatori, il bilancio è di 84 vittorie e sei pareggi.
Non che in Champions League le cose vadano peggio: con i due gol dell’andata alla Juve, i tre al Galatasaray e i due al Copenaghen, i centri dopo 270′ sono già 7. Il portoghese è il terzo marcatore della storia della competizione con 57 gol, dopo aver superato proprio 15 giorni fa Van Nistelrooy, dietro solo a Raul (71) e Messi (63). E se nella Liga, lo scettro di Pichici è da condividere per ora con Diego Costa, che sta facendo la stagione della vita, quello europeo può goderselo in solitaria, nonostante Ibrahimovic sia staccato soltanto di una lunghezza dopo il poker all’Anderlecht.
Il Real di Ancelotti deve ancora fare i conti con qualche amnesia difensiva di troppo e diverse difficoltà nello sviluppo della manovra soprattutto nella zona centrale del campo, orfana di Xabi Alonso fino a pochi giorni fa. Ma da inizio stagione in ogni match ha la certezza di scendere in campo già in vantaggio di un gol, firmato, neanche a dirlo, CR7.