Dzeko,un complotto per esonerare Mancini

Un vero e proprio complotto sarebbe alla base dell’esonero dell’ex manager del Manchester City, Roberto Mancini. Il tecnico italiano che nella stagione 2011-2012 portò il City alla vittoria della Premier League dopo 44 anni, è stato esonerato il 13 maggio di quest’anno, due giorni dopo la scioccante sconfitta in finale di FA Cup contro il modesto Wigan.

Le vere cause dell’esonero, però, sono state confessate dall’attaccante bosniaco Edin Dzeko in un’intervista rilasciata al Sundey Mirror : “Dopo l’arrivo del nuovo allenatore – dice Dzeko, riferendosi al nuovo tecnico del City, Manuel Pellegrini – il presidente Khaldoon Al Mubarak mi chiese se fossi contento. Questo perchè in alcuni colloqui privati mi lamentai della mia situazione nel club e dello stare in panchina troppo spesso.”

La frustrazione dell’attaccante bosniaco esplode dopo la partita tra Manchester City e Totthenam dove l’attaccante firma quattro dei cinque gol che portano il City alla vittoria: “Credo che l’allenatore non sia riuscito ad apprezzare le mie qualità, addirittura lasciandomi in panchina dopo aver segnato quattro gol nella partita precedente. Non credo sia giusto.” Dzeko aggiunge poi di aver avuto molti confronti con Mancini : “Ne abbiamo discusso molte volte, ma le nostre opinioni differivano sempre.”

Dzeko non era l’unico insoddisfatto, sempre secondo il Mirror, i dirigenti del City erano preoccupati per la situazione di alcuni giocatori, tra cui le stelle Kompany, Hart e David Silva che minacciavano di lasciare il club se non fosse andato via l’allenatore.

Il malcontento dello spogliatoio si era trasformato in una sorta di “primavera” di Manchester quando, oltre ai giocatori, a spingere per il licenziamento si erano uniti anche i nuovi dirigenti, ovvero il direttore sportivo Begiristain e l’amministratore delegato Soriano. Anche una parte dell’ufficio stampa del club era contro Mancini e avrebbe “spifferato” le malfatte di Mario Balotelli, alimentando il gossip intorno al giocatore fortemente voluto dal tecnico di Jesi.

Una rivoluzione, quindi, partita dai giocatori ed arrivata fino ai massimi rami aziendali del club. L’esonero non dovuto solo ai demeriti sportivi, ma ai capricci delle “star” stanche della linea dura di Mancini. Il tecnico, dopo l’avventura inglese, ha trovato una nuova sistemazione in Turchia alla guida del Galatasaray dove, speriamo, abbia trovato un ambiente più sereno.

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