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Categorie: Calcio News Sport

Abidal, il calciatore guarito dal cancro riceve il premio Facchetti

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Nicolò Cino

La storia calcistica di Eric Abidal è un’avventura davvero incredibile, anche se spesso dura e faticosa. E’ vero, qualsiasi appassionato di calcio cerca di portare a compimento il sogno di diventare calciatore ed esibirsi nei più importanti palcoscenici mondiali, ma per il difensore francese la carriera nel calcio è trascorsa in parallelo ad una lotta tra la vita e la morte.

Passato dal Lione al Barcellona dopo tre campionati vinti ed un mondiale da protagonista, Eric raggiunge l’apice della propria carriera arrivando a giocare per i blaugrana di Guardiola, probabilmente la squadra più forte e competitiva di sempre. Il terzino entra a far parte di un progetto calcistico -quello di Pep- del tutto nuovo, premiato dal raggiungimento di innumerevoli trofei. Abidal alza coppe e giura fedeltà al Barcellona, conquistandosi la simpatia e l’amore del popolo catalano. Nel pieno della sua carriera, tuttavia, arriva l’amara notizia: i medici gli diagnosticano un tumore maligno al fegato, che lo stroncherebbe se non si venisse a trovare un donatore.

Così scorre inesorabile la paura tra la coesa tifoseria blaugrana e non solo, tutto il mondo del calcio è in pensiero per Abidal che, tuttavia, si dimostra forte e riesce a sconfiggere il tumore grazie alla generosissima donazione del cugino. Annuncia ufficialmente l’addio alla malattia nella finale di Champions League che i blaugrana vincono a discapito dello United. Giocati tutti i 90 minuti e sospinto dal boato generale, Abidal ritorna a sorridere e solleva in aria la coppa.

Oggi, giocatore del Monaco e nazionale francese, Eric viene premiato al premio Facchetti, il cui messaggio principale è di premiare ciò che di bello c’è nel calcio. Gianfelice Facchetti, figlio del grande Giacinto, spiega l’attribuzione del premio: ” Una persona, ancor prima che un giocatore, esemplare. Ha dimostrato una forte reazione quando la vita gli si è capovolta ed è quindi giusto riconoscere questo suo grande sforzo”. La risposta di Abidal è emozionata e orgogliosa: ” Questa esperienza mi ha permesso di capire che nello sport non bisogna essere mai soli. Lo sport mi ha inoltre aiutato a guarire, la voglia di appoggiare i tacchetti sul manto verde mi ha dato la forza necessaria per vincere la malattia”.

Abidal viene premiato per la tenacia dimostrata e, con il premio Facchetti, si aggiudica probabilmente il trofeo più importante della propria carriera, un riconoscimento emblematico che lo renderà sempre orgoglioso di aver portato il proprio cognome sulle maglie che ha indossato.

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Nicolò Cino